A darne notizia è Maria Vittoria Cipriano, ex assessore comunale ai Beni Culturali di Brolo che al tempo aveva avviato l’iter per la tutela.
La costruzione è ubicata sotto la torre nella zona “timpuni”
Oggi la professoressa Cipriano evidenzia: Da un’interlocuzione avuta con funzionari della Soprintendenza di Messina buone nuove per la “senia” di Brolo, sarà bene del patrimonio storico-paesaggistico locale tutelato secondo vincoli di legge e promosso dalle pubbliche Istituzioni.
Ubicata sotto la torre nella zona “timpuni” la “Senia”, ricadente in proprietà privata, è ora di pubblico interesse.
“Desidero esprimere la mia più viva soddisfazione per l’esito favorevole del percorso amministrativo, a suo tempo opportunamente individuato dall’assessorato con delega alla Cultura che ricoprivo, finalizzato alla piena salvaguardia di questo straordinario manufatto in pietra scoperto quasi per caso a seguito di lavori di discerbamento e subito mirato come particolare e originale bene da proteggere e valorizzare”.
Maria Vittoria Cipriano ha voluto pubblicamente ringraziare l’Ing. Basilio Ridolfo, dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale, per il supporto nella sua parte di competenza e il Geom. Antonello Pettignano per il tramite specifico della Soprintendenza, ed infine l’ex assessore ha citato i vari uffici inerenti coinvolti in quest’importante atto di riconoscimento, che tutale la costruzione di ogni intervento teso a demolirlo.
La Senia, che rientra in un’antica progettazione idraulica destinata all’irrigazione degli agrumeti,
“L’obiettivo – spiega Maria Vittoria Cipriano, da raggiungere sul piano operativo sarà rendere nota e visitabile questa struttura pienamente contestuale al Borgo storico”.
Ovviamente necessita di giusto e immediato recupero visto lo stato non ottimale, e di rispetto dei vincoli perimetrali.
Un punto di partenza
Quest’interventi della Soprintendenza testimonia che “volere è potere” e fa rimpiangere quando anche in tempi recenti, memorie storico urbanistiche locali sono state offese, demolite, cancellate dal ricordo. Un paese senza memoria è un paese senza la sua cultura.
il cento storico
E chi affronta la problematica del nuovo piano regolatore comunale dall’inter incombente, anche se pochi ne parlano, dovrebbe tenerlo bene a mente, anche nell’ipotesi, oggi più che realistica, di intevrenti importanti nel centro storico.
Ma su questo ci sarà tempo di scrivere.
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