Attualita

MESSINA – A poche ore dallo stop, la più grande risposta in musica di Sergej Krylov ed Edoardo Maria Strabbioli

– di Corrado Speziale –

Domenica scorsa il duo, in doppio turno, si è esibito al Palacultura Antonello per la Filarmonica Laudamo, nel secondo concerto della stagione 2020/2021. Il violinista Sergej Krylov, artista di prima grandezza del panorama internazionale, e il pianista Edoardo Maria Strabbioli hanno dato una straordinaria prova artistica all’insegna della passione dell’entusiasmo a poche ore dalla chiusura temporanea dei teatri e delle sale da concerto voluta dal Governo per l’emergenza Covid. Il duo si è esibito ad alti livelli su musiche di César Franck e Maurice Ravel, con bis tra gli applausi dedicato a Camille Saint-Saëns.

Il direttore artistico Luciano Troja riguardo alla chiusura: “Siamo amareggiati per questa decisione. Abbiamo fatto il possibile utilizzando tutte le tecniche di distanziamento facendo anche degli investimenti con i concerti in doppio turno. Riteniamo che i teatri le sale da concerto oggi in Italia siano tra i luoghi più sicuri”.

 

Se avessero potuto, Sergej Krylov ed Edoardo Maria Strabbioli avrebbero suonato fino a mezzanotte: era quella la fatidica ora fissata dal Governo per la chiusura temporanea dei teatri e delle sale da concerto in Italia. E quasi come fosse un segno del destino, cogliamo ironicamente la circostanza su una curiosità che riguarda César Franck e la sua Sonata in la magg. per violino e pianoforte, meravigliosamente proposta nella prima parte del concerto, riportata nelle note da Riccardo Viagrande: “Eseguita per la prima volta in un concerto pomeridiano al Cercle Artistique Royal Gaulois di Bruxelles il 16 dicembre 1886, il violinista Eugène Ysaÿe e la pianista Bordes-Pène continuarono a suonare davanti a un pubblico rimasto al suo posto nonostante fossero sopraggiunte le tenebre e nonostante l’invito del personale ad abbandonare i locali…”. E domenica, al Palacultura, la sensazione era proprio questa!

È una decisione che lascia esterrefatti in tutta la nazione addetti ai lavori e appassionati, considerato che i luoghi su cui grava questo provvedimento si sono rivelati i più sicuri rispetto ai possibili contagi.

Nel caso della Filarmonica Laudamo, che proprio domenica scorsa aveva inaugurato la sua centesima stagione concertistica, con tanto di impegni e aspettative, la sospensione imposta ha tutta l’aria della beffa. L’associazione, ricorrendo ad uno sforzo economico, ha previsto i concerti in doppio turno, considerate le restrizioni che prevedono un massimo di 200 spettatori per ogni spettacolo, tenendo conto che l’auditorium del Palacultura Antonello ne può contenere 850 e il teatro V.E. circa 2.200. Tra i due set, la puntuale e impeccabile sanificazione dei locali è garantita, sempre a carico della Filarmonica. In virtù di ciò, l’efficienza dell’organizzazione, unita alla compostezza e alla correttezza del pubblico, aveva fatto sì che i primi due appuntamenti domenicali si rivelassero un successo sia in termini artistici che di sicurezza e vivibilità anti-Covid. E così sarebbe stato anche per il resto della stagione. Evidentemente, ciò non è bastato. “Siamo amareggiati per questa decisione. Abbiamo fatto il possibile utilizzando tutte le tecniche di distanziamento facendo anche degli investimenti con i concerti in doppio turno. Riteniamo che i teatri e le sale da concerto oggi in Italia siano tra i luoghi più sicuri”, ha detto Luciano Troja in apertura del concerto di domenica in turno serale. Il direttore artistico della Laudamo, tuttavia non dispera e si dimostra ottimista: “Speriamo di continuare a poter parlare di musica e rivederci, speriamo presto”.

Intanto la Filarmonica, al momento, è costretta a rinunciare ai concerti domenicali di Piero Rattalino e Ilia Kim; Alessio Pianelli e Alinde Quartett; Franco D’Andrea. A questi si aggiunge quello iniziale, del giovedì, per la serie Accordiacorde del Francesco Cusa Trio.

Il concerto di domenica ha evidenziato le virtù artistiche di Sergej Krylov, violinista di prima grandezza, e del pianista Edoardo Maria Strabbioli. Il violinista russo, apprezzatissimo artista di fama internazionale, era già stato ospite della Laudamo a Messina l’ultima volta nel 2013. Quella volta propose Bach, Ysaÿe, Berio e Paganini. A dimostrazione di un repertorio straordinario, stavolta si è esibito su César Franck, Sonata in la magg.: Allegretto ben moderato; Allegro; Recitativo – Fantasia: Ben moderato. Largamente con Fantasia; Allegretto poco mosso. Il duo ha dimostrato di possedere doti davvero rare, rilevabili in un dialogo impeccabile e un’intesa magistrale. Tra l’altro, il pubblico ha ben gradito alcuni passaggi leggeri ed elaborati con ricercatezza stilistica, in un “racconto” in note che ha fatto “volare alto” la platea. Secondo tempo con Maurice Ravel, Sonata n. 2 in sol magg.: Allegretto; Blues: Moderato. Perpetuum mobile: Allegro. Qui sono esplose in tutta la loro bellezza le qualità di Krylov, con colpi d’arco straordinari, puliti, netti, bene articolati, portati con tecnica sopraffina. Apprezzabili, tra l’altro, i “saltelli” nel primo movimento e i “pizzicati” nel secondo. Entusiasmante il connubio con Strabbioli, laddove il duo, compenetrandosi in Ravel, ha dimostrato quanto Gershwin a suo tempo abbia appreso tecniche e nozioni dal compositore francese, preziose in tutta la loro impareggiabile ricchezza.

Alla fine, meritatissimi applausi con tre rientri per ringraziare la platea e il bis dedicato a Camille Saint-Saëns: Introduzione e Rondò capriccioso.

Cosicché, prima che la platea si svuotasse, in attesa di tempi migliori, il saluto del maestro Strabbioli, cui ci associamo: “Non vogliamo essere negativi, diciamo solamente, a presto…”

Redazione Scomunicando.it

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