Accorinti ha voluto ricordare le due lettere siglate dai sindaci dell’area dello Stretto, di novembre 2013 e quella più recente di dicembre 2015, il documento a firma dell’amministrazione comunale presentato nel luglio 2014 al Tavolo tecnico Ministeriale presso la Direzione Generale per la vigilanza sulle Autorità portuali in cui per la prima volta si chiedeva, nero su bianco, l’istituzione dell’Autorità dello Stretto e lo studio, sviluppato a più mani, condiviso nell’agosto 2014 con numerose istituzioni, enti e sigle sindacali presso l’Ordine degli Architetti di Messina.
Un’Autorità dello Stretto che abbia funzioni di coordinamento delle azioni di programmazione, di controllo sulle opere infrastrutturali, di dialogo con gli operatori pubblici e privati del settore marittimo e della navigazione e di studio e valutazione dei dati trasportistici di attraversamento è la ricetta per superare gli empasse generati dall’impossibilità di coordinare le azioni delle due sponde.
Una maggiore armonia di specializzazione delle attività produttive e commerciali, consentirà, rispetto alla paventata fusione con i porti di Augusta e Catania, di rilanciare la cantieristica messinese e di consolidare la posizione di vertice nel settori Autostrade del mare e crocieristico.
L’impegno non è certamente finito, ricorda Accorinti, in quanto bisogna ora lavorare, tutti insieme, per l’organizzazione dell’Autorità dello Stretto che riconosca a Messina un naturale ruolo di primaria importanza strategica.
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