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MESSINA AL VOTO – Gino Sturniolo & Messina in Comune: “La nostra proposta da attivisti e militanti”

– di Corrado Speziale –

Il candidato sindaco con la lista Messina in Comune, in una conferenza stampa tenuta in occasione della visita in città della deputata di Manifesta Simona Soriano, ha inaugurato il primo comitato elettorale ribadendo i temi della sua candidatura che trovano fondamento nella partecipazione. La forza della sua posizione, tra denuncia e rinascita: “Centrodestra e centrosinistra sono responsabili della distruzione degli enti locali e quindi anche del nostro Comune. Ripartiremo dai quartieri”. La deputata catanese: “Stiamo cercando di aggregare le istanze dei cittadini”. L’esponente della sinistra parlamentare ha riferito sul “tentativo”, in mattinata, di una sua ispezione a sorpresa alla Caronte & Tourist a tutela dei lavoratori, dopo la sanzione dell’Antitrust.

“L’attivismo è esattamente la cifra della nostra proposta. La nostra lista civica è composta sia da singoli che da forze politiche e trova il proprio percorso nel collegamento tra queste due modalità. L’elemento fondamentale del nostro programma è la partecipazione”. Unire forze e istanze, dunque, in un percorso “in comune”, nei modi e negli obiettivi. Così, Gino Sturniolo, esponente storico dei movimenti messinesi, conferma e rilancia i temi che lo hanno portato ad accettare la sua candidatura a sindaco di Messina con la lista civica Messina in Comune, cui va il sostegno dei rappresentati in parlamento di Manifesta, Potere al popolo, Rifondazione comunista-Sinistra Europea, tra i cui esponenti vi è la deputata catanese Simona Suriano, in visita ieri a Messina. In una conferenza stampa, alla cui organizzazione si è unito il Partito Comunista Italiano, sono stati trattati i temi salienti che faranno da filo conduttore nella corsa verso Palazzo Zanca. Luogo di incontro, la prima delle due sedi del comitato elettorale di “Gino Sturniolo Sindaco”, in via Centonze 197, inaugurata per l’occasione. L’altra sede, in via Lombardia, angolo via Napoli, ospiterà invece la prossima, imminente assemblea a sostegno della lista.

“La prima cosa che faremo – ha detto Gino Sturniolo – è ricostruire una rete di relazioni con i quartieri e con i villaggi come luoghi dell’autogoverno, dove i cittadini possano costruire la loro decisione e volontà politica”. Da qui, la sintesi dopo il recente periodo trascorso: “Bisogna passare dall’uno ai molti. Abbiamo visto un uomo solo che comanda e che tra l’altro ha deciso anche il proprio successore…” Il passaggio sulla campagna elettorale, da poco entrata nel vivo, è una provocazione rivolta a chi sta evitando i confronti: “Ci troviamo di fronte a un candidato che è sostanzialmente impalpabile. Ho incontrato gli altri, ma non il candidato di De Luca. Non so neanche se esiste, o se è una persona che sta solo dentro le fotografie. Probabilmente ancora De Luca lo porta per mano…!” Dunque, la proposta, seria: “Ho conosciuto Federico Basile e credo sia in grado di affrontare un dibattito pubblico. Quando vorrà farlo, noi saremo ben disposti ad affrontarlo”. La posizione di Sturniolo e di chi lo sostiene rispetto al centrosinistra è ormai una domanda e un motivo ricorrente: “Non stiamo nel centrosinistra sol perché non siamo di centrosinistra. Non apparteniamo a quel tipo di percorso. Siamo un’altra cosa”. Due differenze, tra tante, significative e sostanziali. La prima: “Siamo contro la guerra e contro il riarmo. Gli unici in questa campagna elettorale. Tutti gli altri stanno dall’altra parte”. La seconda, con rafforzamento della posizione: “Siamo contro il Ponte sullo Stretto. Gli unici in questa campagna elettorale. Gli altri stanno tutti dall’altra parte”. Detto questo, i “tratti distintivi”, Sturniolo li riassume con un terzo, determinante motivo: “Centrodestra e centrosinistra sono responsabili della distruzione degli enti locali e quindi anche del nostro Comune. Quindi non possiamo che stare contro di loro”. L’immancabile analisi sul tema del bilancio. Era stato lui a richiamare il Gioco dell’Oca: “Il Comune di Messina, oggi, a distanza di dieci anni dall’inizio del piano di riequilibrio, si trova al punto di partenza. Non credo assolutamente che la narrazione di De Luca sul risanamento finanziario dell’ente sia realistica. Il Comune di Messina, come novanta tra comuni e città metropolitane in Sicilia, sono in dissesto e in predissesto. Molti altri non lo sono, semplicemente, come ha detto la Corte dei Conti, perché i bilanci non vengono redatti alla perfezione. Altrimenti riemergerebbero altrettanti dissesti e predissesti. La parte meridionale dell’Italia è in gran parte in dissesto. Ogni comune è nell’impossibilità di ritornare a regime ordinario da solo – aggiunge Sturniolo. Chi dice che questo è possibile, secondo me racconta una cosa non vera”.  A tal proposito ribadisce: “La proposta che noi abbiamo fatto all’inizio della campagna elettorale è che tutti i candidati sindaco si pronuncino su questo tema, sul fatto che sia necessaria una soluzione politica. Vuol dire che il Governo nazionale deve mettere nelle condizioni i comuni di poter fare i comuni. Cioè gestire i servizi”. Come si è arrivati a ciò: “L’unico modo che i comuni hanno adottato fino ad oggi per il risanamento finanziario è eliminare i lavoratori. Il Comune di Messina ha perso negli ultimi dieci anni circa 800 lavoratori. Bisogna che si torni alla logica che nei comuni ci stiano i dipendenti, solo in questo modo si può tornare a offrire ai cittadini i servizi che, peraltro, gli stessi pagano con pesanti tasse e tributi”.

L’argomento è ripreso da Simona Suriano: “Concordo pienamente. Va modificata assolutamente la gestione degli enti locali, soprattutto degli enti in dissesto e predissesto. Laddove un sindaco non è messo nelle condizioni di poter gestire il Comune, a pagarne le conseguenze sono sempre i cittadini. È chiaro che ci vuole un intervento forte da parte del Governo centrale.  Vorrei ricordare – ha aggiunto la parlamentare – che Napoli da questo governo ha ricevuto i fondi per coprire il buco di bilancio. Anche lì si fanno differenze tra amici e meno amici? Un sindaco deve poter lavorare indipendentemente da chi è al governo in quel momento. Per questo, è tutto da rivedere e revisionare. Solo con l’apporto dei parlamentari, alla prossima legislatura, i sindaci potranno portare avanti il tema sul sostegno agli enti locali”. Manifesta e il tema caldo del momento: “In Parlamento siamo tra i pochissimi che si stanno opponendo fortemente al riarmo e alla guerra. Per noi è motivo d’orgoglio andare in giro per l’Italia, nelle piazze, e poi rappresentare i cittadini. Nessuno vuole il riarmo, nessuno vuole mandare armi in Ucraina. Ma non perché non sosteniamo il popolo ucraino, ingiustamente aggredito, ma perché riteniamo che mandare armi nel momento di forte crisi che stiamo vivendo, non sia la soluzione per fermare il conflitto”. Il sostegno a Gino Sturniolo: “Il suo percorso è identico a quello nostro, sia a livello nazionale che locale. Stiamo cercando di aggregare le istanze dei cittadini, di chi si è sentito escluso in tutti questi anni, perché, mi dispiace dirlo, ma la sinistra in Parlamento non esiste, quindi, ci sentiamo l’unica sinistra in questo momento nel Paese, e come tali vogliamo rappresentare i bisogni dei cittadini, degli ultimi, dei disagiati, di chi non ha avuto voce in Parlamento in questi trent’anni”. L’appello per Sturniolo sindaco: “Spero che i cittadini di Messina sappiano cogliere questa importante occasione di rilancio, di ascolto degli ultimi, di chi ha veramente bisogno”.

La visita di Simona Suriano a Messina, in mattinata, era stata caratterizzata da un’azione a tutela dei lavoratori della Caronte & Tourist: un “tentativo” di ispezione – così come da lei argomentato – avvalendosi delle funzioni ispettive di parlamentare. A monte, c’è la sanzione inflitta alla società dall’Antitrust e la paventata preoccupazione che ne risentano i lavoratori. “Ho deciso di fare questa ispezione – riferisce la deputata – che stamattina non mi è stata permessa, perché, a dire dei vertici, avrei dovuto annunciare prima la mia presenza, ma tra i poteri parlamentari c’è quello di fare ispezioni a sorpresa. Abbiamo fatto un’ispezione sommaria – ha proseguito – ma conto di tornare a parlare con la dirigenza per capire che conseguenze avrà la sanzione nei confronti dei lavoratori. Abbiamo fatto un giro ispettivo molto sommario, nelle parti pubbliche. In merito presenterò un’interrogazione parlamentare, facendo attenzione alla condizione dei lavoratori”.

Alla conferenza è intervenuto Nicola Candido, nuovo segretario regionale di Rifondazione Comunista. L’obiettivo: “Costruire questa alternativa partendo dai comuni, in prospettiva anche delle prossime elezioni politiche e regionali”. La fiducia verso il candidato: “La reputazione di Gino parla da sé. Contro i populismi, contro il sistema di potere che in questi anni ci ha portato in queste condizioni. È una candidatura che ci apre prospettive e garanzie”.

Redazione Scomunicando.it

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