Dalle indagini condotte dagli investigatori della Squadra Mobile, avviate nel novembre dello scorso anno, è emerso che l’arrestato era dedito ad una abituale concessione di prestiti a soggetti in difficoltà economica, pretendendo la corresponsione di ingentissimi interessi, nella misura del 20% mensile corrispondenti al 240% su base annua.
Dalle numerose intercettazioni telefoniche è stato ricostruito l’ampio giro di clienti a cui l’uomo elargiva denaro a richiesta.
Inoltre, i gravi indizi a carico del 77enne sono stati ulteriormente corroborati dalle perquisizioni effettuate presso la sua abitazione, che hanno permesso di recuperare un ingente quantitativo di denaro contante pari ad € 16.000,00 (non giustificato da alcun tipo di attività lavorativa) suddiviso in mazzette corredate da “pizzini”, riportanti un coacervo di nomi, date e cifre che evocano pagamenti e scadenze.
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