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MESSINA – “Assolto per non aver compreso il fatto”. Il libro di Nina Lo Presti e Luigi Sturniolo

“Accorinti e la stagione dei sindaci icona”.

Prima amici e attivisti vicini a Renato Accorinti, eletti consiglieri comunali con Cambiamo Messina dal basso, poi forti voci avversarie della sua stagione amministrativa.
Nina Lo Presti e Luigi Sturniolo adesso sono autori di un libro: “Assolto per non aver compreso il fatto”.
I due furono eletti in Consiglio comunale nella lista Cambiamo Messina dal basso nel giugno del 2013. Il 1° settembre del 2014, a seguito della frattura politica con l’Amministrazione Accorinti, avvenuta con l’adozione del Piano di riequilibrio pluriennale, passarono al gruppo misto, dove restarono fino al 21 maggio 2016, giorno delle loro dimissioni da consiglieri comunali. Lo Presti e Sturniolo scelsero così di uscire di scena, riflettendo a fondo con senso fortemente critico nei confronti dell’Amministrazione Accorinti. Adesso, i dati e le impressioni sulla loro esperienza politica vissuta a Palazzo Zanca, sarebbero contenute in questo libro appena stampato, edito da Armando Siciliano Editore.
In queste parole, indicative di un giudizio perentorio sull’operato di Accorinti, senza attenuanti, si evidenzia tutta la delusione per una “rivoluzione fallita”: “Quanto più infinitamente amaro sarà il sapore della disfatta presente tanto più dolce sembrerà la riabilitazione del passato”.
Il libro, i cui contenuti daranno sicuramente vita a un acceso dibattito, verrà presentato mercoledì 15, alle ore 17.30, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca.
Nella presentazione dell’evento, scrivono tra l’altro gli autori: “Questa storia abbiamo deciso di raccontarla perché pensiamo che raccontare questa storia possa servire a leggere meglio il presente. Non già perché non crediamo nella valenza innovativa delle anomalie, ma perché vogliamo delle anomalie felici, vogliamo evitare che esse, manifestandosi come affermazione dei numeri uno dei sindaci icona che, fatalmente, si infrangono contro il muro della durezza amministrativa, siano strumento ulteriore della compressione della politica, della partecipazione. Questa storia abbiamo deciso di raccontarla perché soltanto indagando nel dettaglio un esperimento si può uscire dall’enunciato, dal luogo comune, dalla presa di posizione ideologica”.

Pubblichiamo il contenuto della quarta di copertina e i profili degli autori.
Scomparsi o quasi dalla scena politica i partiti tradizionali, il vuoto di potere è stato sostituito dagli uomini della provvidenza. Sono gli uomini del “noi” che è la somma dell’io più io. Sono i giganti del nostro tempo perché la politica è stata sbriciolata dalle inchieste giudiziarie. Sono gli eroi della quotidiana normalità perché l’ideologia come un guscio vuoto e rinsecchito ha lasciato che i suoi contenuti vitali volassero via. È il tempo dei Sindaci icona.
Accorinti, il Sindaco scalzo, ha governato convinto di avere la verità in tasca e l’onestà in mano; con la presunzione della legittimità ha declamato risultati mai ottenuti ma che solo per averli raccontati ha dato per auto-avverati; con l’arroganza del potere ha messo a bilancio risorse inesistenti, scaricando sul futuro i costi del consenso; con vocazione assolutoria ha sedato ogni critica, mettendo a garanzia la propria biografia.
Accorinti e i suoi omologhi devono condurre la parata fino alla fine, perché questo è il compito loro assegnato, rimodulare i piani di riequilibrio, illegittimi prima ancora che insostenibili, per scongiurare la dichiarazione di dissesto. Devono traghettare questa fase politica fino alla piena restaurazione del potere, che sarà più forte e credibile quanto più debole e fragile si sarà rivelata la potenza della rivoluzione. Quanto più infinitamente amaro sarà il sapore della disfatta presente tanto più dolce sembrerà la riabilitazione del passato.
Nonostante i fallimenti si può ancora scommettere su “anomalie felici e produttive”? Gli autori ne conservano la speranza. «Così, per ora, può dirsi concluso questo viaggio, con un refolo di quel vento che abbiamo sentito forte su di noi e che soffia ancora per non farci smarrire la capacità di indignarci. La mediocrità contemporanea può anche dargli ragione oggi, ma aspetteremo che il tempo dei fenomeni della politica sia passato».

Nina Lo Presti (1976) è nata a Messina. Consegue la laurea in Filosofia presso la locale Università degli Studi con una tesi sulla misoginia della Chiesa Cattolica. Scopre la passione per la politica nella metà degli anni ’90 durante le occupazioni studentesche a Bologna. Tornata a Messina continua il suo impegno politico nella storica federazione della Sinistra Giovanile. Consigliere di Circoscrizione con i Democratici di Sinistra nel 2003, viene eletta Consigliere comunale nel 2013 con una lista civica in appoggio al candidato sindaco Renato Accorinti, ruolo che manterrà per due anni fino alle dimissioni conseguenti alla rottura politica con lo stesso Accorinti, suo ex allenatore di atletica e grande amico.

Luigi Sturniolo è nato a Messina il 21 giugno 1961. Da sempre attivista nei movimenti sociali, è stato impegnato nelle lotte contro la costruzione del Ponte sullo Stretto. Ha curato varie pubblicazioni sulla politica delle Grandi Opere e delle emergenze. Di recente ha ricoperto a Messina la carica di consigliere comunale, dalla quale si è dimesso dopo la rottura politica con il sindaco Renato Accorinti, nella lista del quale era stato eletto. Lavora come bibliotecario presso la Biblioteca Regionale “Giacomo Longo” di Messina.

Redazione Scomunicando.it

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