Appalti truccati e compensi gonfiati. Dodici le misure cautelari, tra i destinatari del provvedimento ci sarebbe anche il sindaco di Montagnareale
Gli agenti della Dia di Messina coadiuvati dal centro operativo di Catania, dopo una complessa indagine, hanno provveduto stamane alla notifica di 12 provvedimenti cautelari personali e patrimoniali tra dirigenti e dipendenti del Cas. L’indagine ruoterebbe intorno alla percentuale del 2% che spetta per legge a chi segue appalti pubblici e pagata a fine lavori. Secondo l’accusa molti progetti dai quali si sarebbe incassata la quota, non sarebbero conclusi, perfino, neppure esistiti. L’indagine coinvolge circa 50 indagati.
Il Presidente del Consorzio Autostrade Siciliane Rosario Faraci – Profondamente rammaricato per gli sviluppi della vicenda giudiziaria su fatti risalenti al 2012 e 2013 – manifesta, anche a nome della Amministrazione e della Direzione Generale, la totale fiducia nell’operato della Magistratura. Il CAS procederà, secondo legge, ad adottare ogni conseguente provvedimento, come per legge, nei confronti dei dipendenti in servizio destinatari delle misure interdittive disposte dal Magistrato.
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