– di Corrado Speziale –
Con una nota inviata alle autorità preposte, la Pro Loco Capo Peloro ha comunicato di “rinviare a data futura” la bellissima manifestazione che da quattro anni si svolgeva dopo Ferragosto sulla spiaggia del Pilone, attirando in due giorni migliaia di persone festose, in un angolo di “paradiso”.
Quinta edizione Capo Peloro Fest: “manifestazione rinviata”…a data da destinarsi. Non sarà lo stesso fine agosto degli scorsi anni alla Punta: quest’anno niente festa sotto il Pilone, gratis e libera, aperta a tutti. Cosicché i Kunsertu e i Malarazza, giusto per citare due gruppi musicali protagonisti della riuscitissima edizione dello scorso anno, resteranno un semplice ricordo. Così come resterà un ricordo il coinvolgente racconto di “Salvezza” da parte del fumettista Lelio Bonaccorso e tanto altro ancora. Si sarebbe trattato di due giorni, le cui date ancora non erano state fissate, nei quali per il quinto anno consecutivo si sarebbero vissuti momenti di musica, arte, cinema, intrattenimento.
L’ultimo evento organizzato dalla Pro Loco al Faro risale allo scorso aprile. Il Festival degli Aquiloni, anche quest’anno, aveva portato a Capo Peloro una marea di gente, famiglie, appassionati, cultori dei magnifici aquiloni in una manifestazione sempre in crescendo per varietà a qualità. All’inaugurazione aveva partecipato l’assessore Dafne Musolino, ritagliando un pomeriggio dalla propria agenda, fitta d’impegni, durante la campagna elettorale per le Europee. E a Capo Peloro, i buoni propositi, le promesse, l’auspicio di sinergie e collaborazioni, non erano certo mancati. L’assessore ne aveva discusso, fianco a fianco, con il presidente della Pro Loco Nello Cutugno. Tuttavia, evidentemente, col Comune non è andata così. Eppure la Pro Loco era riuscita, giusto un mese e mezzo fa, ad organizzare a Ganzirri “Mytilus Circus Fest”. Ma adesso, in quattro punti estremamente chiari, dai contenuti forti, è stata articolata tutta l’amarezza dell’associazione, accompagnata dalla rabbia tipica di chi vuol proteggere e promuovere un territorio, facendo le cose gratis, senza fine di lucro, desiderando quantomeno d’essere ascoltato, ottenendo qualche riscontro. Niente affatto. Il quadro è evidente e il malessere va ben oltre la manifestazione: “Assenza di un sistema di viabilità che risponda alle effettive esigenze del territorio; non sono mancate a tal proposito da almeno tre anni a questa parte proposte dei cittadini che vengono sistematicamente disattese o addirittura ignorate”, scrivono dalla Pro Loco.
Non da meno, l’appunto proprio sulla mancanza di sinergie: “Assenza di dialogo tra tutti gli enti sul piano autorizzativo. Anche alla luce, degli ultimi eventi organizzati da questa Pro Loco, (vedi Mytilus Circus Fest), necessita un dialogo tra tutti gli enti sul piano autorizzativo già in fase di programmazione, in quanto il rischio di un eventuale annullamento porterebbe un durissimo colpo sia a livello d’immagine che finanziario, a questa organizzazione, quasi devastante. In quanto il Capo Peloro Fest porta con sé mesi di lavoro e contratti tra terzi e sponsorizzazioni inderogabili”. L’impegno e lo scopo: “Si ricorda – proseguono nella nota gli organizzatori – che la nascita di questo evento è frutto di sacrifici volontari senza alcun lucro, come previsto dallo statuto delle Pro Loco, con l’unico scopo di colmare un’assenza istituzionale a promozione del territorio”.
Tra le priorità, la cura e la salvaguardia di quel magnifico lembo di terra e dei suoi abitanti. La Pro Loco sottolinea “la triste condizione della Riserva di Capo Peloro, il suo rapporto con i borghi di Ganzirri e Torre Faro e la sofferenza di una comunità che paga un alto costo in particolare durante il periodo estivo”. I motivi e le finalità della Pro Loco di Capo Peloro: “Tra i maggiori obiettivi, la sostenibilità ambientale, la rigenerazione urbana e sociale. Motivi per i quali continuiamo con dedizione e impegno a promuovere il nostro territorio, appendice importante dell’intero comune di Messina, cercando al tempo stesso di lasciare un segno positivo soprattutto per le nuove generazioni”.
Così, ripartendo dai buoni propositi, affidandosi alla “sensibilità degli uffici in indirizzo”, dalla Pro Loco lanciano un nuovo appello.
Intanto, questa estate, il Capo Peloro Fest, all’ombra del Pilone, non sarà nient’altro che un’occasione mancata.
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