Bilancio positivo per il Comitato organizzatore.Manifestazione anche a Brolo, Milazzo, Barcellona e Giardini Naxos.
In piazza tante donne e tanti uomini perbene stanchi del degrado del paese. Un solo simbolo per dire basta al degrado della cultura e della politica: una sciarpa bianca
Bilancio positivo per la Manifestazione “Se non ora quando” che si è svolta in piazza Cairoli a Messina ieri mattina.
Ampia, almeno 1500 persone tra donne e uomini,la partecipazione che è andata al di là delle aspettative del Comitato organizzatore che confessa: “Un po l’apatia che ha narcotizzato tutto il paese e soprattutto le ore piccole della Notte della cultura, non ci avevano fatto pensare ad una adesione così ampia”, osservano.
Nessuna bandiera, nessun simbolo di partito né sindacale, solo sciarpe e palloncini bianchi per dire insieme ma senza rabbia “Basta al degrado della politica e della cultura”.
La manifestazione si è sviluppata attraverso la lettura e l’interpretazione di brani e alcuni tra i contributi più ricchi di significato di queste settimane. La giovane studentessa universitaria ha letto il brano di una blogger che denunciava la preoccupazione per un futuro fatto di precarietà e incertezze al di là dell’impegno e dello studio, Suor Agnese ha letto la lettera di suor Eugenia Bonetto , il noto attore messinese Maurizio Marchetti uno stralcio della lezione di Piero Calamandrei (costituente/ partigiano) sulla Costituzione e sull’importanza dell’impegno civile mentre due flautiste del Teatro Vittorio Emanuele hanno allietato con brani di musica classica la mattinata.
Molte le adesioni all’Appello “Se non ora quando” giunte e raccolte durante l’iniziativa: giornaliste, attori, scrittori, artisti, giovani e meno giovani.
“Un segnale chiaro di un sentimento diffuso nel paese– osserva il Comitato-. Anche a Messina la gente qualunque, non i partiti o i politici, è stanca di un sistema che non rispetta le donne, i giovani, l’impegno e il merito.
In piazza ieri c’erano le donne che lavorano, che hanno una famiglia o vorrebbero farsene una ma non possono perché non c’è lavoro e se c’è è precaria e sottopagato. Donne e uomini che probabilmente non si sentono rappresentati dall’attuale politica ma che hanno partecipato con convinzione a questo evento perché condiviso tra quelli che credono ancora nei diritti, nelle regole, nella libertà di tutti, non solo a quella dei ricchi e dei potenti”.
Oltre a quella di Messina, in tutta la provincia ieri si sono svolte manifestazioni analoghe: a Milazzo, a Barcellona, a Brolo, a Giardini Naxos.
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