Categories: Cronaca Regionale

MESSINA COME BARCELLONA – Sabato 28 maggio, Giovani in strada per riprendersi il futuro

Studenti, precari e disoccupati inseime per manifestare l’angoscia e al contempo il rifiuto netto di vivere senza alcuna prospettiva di futuro

Sabato 28 a partire dalle ore 16 per tutta la sera una generazione di giovani messinesi – studenti, precari e disoccupati – si sono dati appuntamento nella piazza all’incrocio fra via Lepanto e Strada San Giacomo, accanto a piazza Duomo, per manifestare l’angoscia e al contempo il rifiuto netto di vivere senza alcuna prospettiva di futuro.

Tutto è nato sull’onda lunga delle proteste di piazza in Spagna che da metà maggio stanno occupando i giornali e i tg di tutto il mondo. “Non vogliamo clonare l’esperienza spagnola, ma anche noi come loro vogliamo riprenderci la scena in una città che ci ha messo ai margini, una città che ci costringe a partire alla ricerca di un futuro, una città dove il lavoro è sommerso dall’illegalità e sottoposto al ricatto del bisogno, una città dove spesso dobbiamo far carta straccia di diplomi e lauree per lavorare in un call centre, una città dove chi ha un contratto e una busta paga regolare è fortunato” – scrivono gli organizzatori in un comunicato.

Si dicono indignati, esattamente come gli spagnoli: chiedono democrazia reale, scuole e Università di qualità e aperte a tutti, più parchi attrezzati e aree verdi, scuole e edifici al riparo dal rischio sismico, un territorio che non frani sotto i colpi delle piogge d’autunno, servizi pubblici di qualità e spazi per la cultura. Di questo e di altro parleranno sabato 28 a piazza Duomo.

Lo faranno con tutte le modalità espressive possibili: dal video-box alla pittura, dalla musica alla scultura con materiale da riciclo, dagli interventi liberi alla proiezione di video.

Una protesta spontanea, pacifica che è nata su facebook e ha subito suscitato entusiasmo ed approvazione.

Anche il professore Guido Signorino, docente di Economia all’Università di Messina ha filmato per loro un video-appello alla partecipazione. “Non vogliamo rinunciare ai nostri sogni, anzi da sabato ci riprendiamo le speranze e ci riprendiamo il futuro”.

Stefania Radici

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