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MESSINA – Creato al Policlinico Ambulatorio di Medicina Naturale

di Corrado Speziale –  
Al pensiero dei fatti accaduti al reparto di Ginecologia poco più di un mese fa, che hanno inquietato l’opinione pubblica e fatto balzare tristemente il Policlinico di Messina su tutte le cronache, la creazione di un ambulatorio di medicina naturale che si pone all’avanguardia in campo nazionale ed internazionale, costituisce un’ importante novità che produce l’effetto di uno squarcio di luce in un cielo plumbeo, ed al tempo stesso lancia una sfida per il futuro contro ogni scetticismo.
La cosa, in effetti, non può che dar sollievo a tutti coloro che, in numero sempre più crescente, credono nell’utilizzazione di prodotti e metodi di cura naturali, come le erbe medicinali, frutto di ricerche nel campo della farmacognosia, branca della farmacologia che studia i farmaci naturali.
Artefice di questo importante progetto è il prof. Gioacchino Calapai, Associato di Farmacologia presso il Dipartimento Clinico Sperimentale di Medicina e Farmacologia dell’Università di Messina, il quale, la settimana scorsa, ha presentato il nuovo ambulatorio in un incontro, avvenuto nell’Aula Magna del Palacongressi del Policlinico Universitario, presieduto dal prof. Achille Patrizio Caputi, Ordinario di Farmacologia e Direttore dell’U.O. di Farmacologia Clinica. Il convegno, svoltosi dinnanzi ad una numerosa platea di medici, studenti, ricercatori e semplici interessati, si è avvalso dell’importante contributo della dott.ssa Francesca Menniti Ippolito, del centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza, e Promozione della Salute, presso l’Istituto Superiore di Sanità di Roma, che ha relazionato sul tema “Farmacovigilanza dei medicinali naturali: valutazione del rischio”. Hanno partecipato, inoltre, attivamente al dibattito, il prof. Emanuele Scribano ed il prof. Edoardo Spina, rispettivamente Preside e Vicepreside della Facoltà di Medicina; la prof.ssa Rita De Pasquale, già Preside della Facoltà di Farmacia; il dott. Giacomo Caudo, Presidente dell’Ordine dei Medici di Messina ed il dott. Antonino Abate, Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Messina.
Questo ambulatorio che nasce, sotto i migliori auspici, dall’esperienza di un gruppo di ricercatori coordinati dal prof. Calapai, presenta un profilo di indubbia eccellenza, essendo, in ordine di tempo, il secondo in Italia all’interno di una struttura pubblica – esistendone già uno simile all’Ospedale di Empoli – ed addirittura il primo in un contesto universitario.
La struttura si proietta così verso un futuro in ambito nazionale ed internazionale, potendo contare sul valore aggiunto dato dall’attività di Calapai, rappresentante dell’Italia nell’E.M.A. (European Medicines Agency), con sede a Londra, all’interno della quale si è istituita una commissione che valuta i prodotti a base di erbe medicinali, in cui il docente messinese ricopre il ruolo di esperto in farmacologia clinica. Inoltre, lo stesso, fornisce le proprie consulenze all’A.I.F.A. (Agenzia Italiana del Farmaco), autorità che opera con le stesse mansioni in campo nazionale.
Achille Caputi, napoletano d.o.c.,che da trent’anni insegna a Messina, aprendo i lavori del convegno, attraverso un’esposizione scorrevole e priva di ogni forma retorica, ha tracciato la genesi dell’attività dalla quale scaturisce il laboratorio, con previsioni per il futuro, citando più volte il termine “opportunità”. Il Direttore, che evidentemente conosce benissimo le controverse vicende messinesi in materia di politiche ospedaliere, non usa mezzi termini per scongiurare eventuali pericoli riguardo la neonata attività, sulla scorta di precedenti esperienze: “Siamo bravissimi a distruggere le opportunità che abbiamo”  dice Caputi, citando qualche “vittima illustre” e paventandone qualche altra: “Quando arrivai a Messina, c’era l’unico Centro Oncologico dell’Italia meridionale, oltre Napoli, che era una grande opportunità per i nostri figli ed i pazienti. Adesso abbiamo un’altra grande opportunità che stiamo distruggendo, il Centro Neurolesi, dove stanno succedendo cose spiacevoli. Le opportunità vanno al di là delle persone – prosegue Caputi – e spero che questa che stiamo creando, con il concorso di tutti e senza gelosia da parte di nessuno, possa rappresentare una nuova opportunità per i nostri giovani ed i nostri pazienti”.  Il Preside Scribano, prendendo atto di quanto asserito da Caputi, ha manifestato il proprio ottimismo: “Siamo convinti che questo ambulatorio avrà fortuna, perché il mondo cambia, e la classe medica ne è consapevole. Oggi il cittadino tende a personalizzare le terapie, e quindi, pur essendoci coloro che sono ossequiosi nei confronti del medico, non c’è dubbio che ci sia una spinta in questa direzione”. Giacomo Caudo, interpretando l’idea dell’Ordine che rappresenta, vede di buon occhio l’iniziativa, in virtù della crescente domanda di fronte alla scarsa conoscenza della materia da parte dei medici di base: “Quando il paziente riferisce sull’utilizzo di certi prodotti, manca proprio una conoscenza di base per dare risposte adeguate”, e rivolge un appello alle istituzioni che fanno ricerca in questo campo affinché la materia si possa “approfondire in maniera sistematica e scientifica”. Concreto, con pratici ed attuali riferimenti critici, è stato invece l’intervento di  Antonino Abate, in rappresentanza dei farmacisti: “Questa medicina naturale è stata per tanti anni in mano a gente poco competente”, facendo riferimento a dannose campagne televisive i cui conduttori “si vantavano di essere dei maestri”, con riferimento ad integratori e prodotti per il dimagrimento. Per cui vede come un valido presidio questa nuova struttura, che egli considera “un passo indispensabile verso il futuro, nella consapevolezza di considerare anche l’erba un farmaco, cosa che per tanto tempo ci hanno negato”. Rita De Pasquale,  docente ed esperta di farmacognosia, nel tenere a battesimo il laboratorio che tratta la sua materia, mostra personale soddisfazione: “Vedo realizzare lo scopo di tanti anni della mia professione”, sottolineando ciò per cui si è sempre battuta: “Si tratta di farmaci a tutti gli effetti e vanno assunti in maniera cosciente e razionale”. Francesca Menniti Ippolito, dall’alto del ruolo che ricopre, da attenta osservatrice, inizia così il suo intervento: “Mi sembra davvero un’iniziativa rivoluzionaria l’apertura di un laboratorio di medicina naturale in Italia, il primo dopo Empoli”. Ed entrando nell’argomento da trattare, il rapporto beneficio/rischio, afferma: “Le preparazioni a base di prodotti naturali, per la maggior parte rappresentati da piante medicinali, hanno proprietà farmacologiche e quindi non sono esenti da rischi”.
Gioacchino Calapai, argomentando esaurientemente il lavoro di ricerca e le esperienze che lo hanno portato a questo traguardo, anche attraverso l’ausilio di slide, aprendo le porte alla sua innovativa struttura, tocca con un certo rigore un tema che merita di essere seguito con attenzione: “Gli unici medicinali vegetali registrati in Italia in questo momento sono richiesti da industrie straniere. Quelle italiane non hanno fatto domanda di registrazione, che dal 2011 servirà ad indicare un prodotto di medicina naturale. Fino a quando questa situazione non si svilupperà ed appianerà del tutto, avremo problemi ad operare”. Il docente ha così illustrato, con dovizia di particolari, finalità, contenuti, possibilità e prospettive dell’ambulatorio. In quest’ambito ha accennato a certe patologie trattabili con  i metodi in argomento, riguardo le quali l’E.M.A. ha dato il via libera, fornendo specifiche indicazioni: disturbi del sonno, malattie infiammatorie del tratto respiratorio superiore, iperplasie prostatiche benigne, disturbi della circolazione venosa, stipsi, ritenzione idrica, sindrome del colon irritabile, dispepsia, disturbi della menopausa, emicrania, sindrome premestruale ed altre patologie non gravi, ma che in qualche modo interferiscono con la qualità della vita.  
In conclusione, Edoardo Spina, ha posto una sensata domanda al futuro responsabile dell’ambulatorio, tirando in ballo il problema dell’interpellanza dei comitati etici, alla quale Calapai, in maniera rassicurante, ha risposto che “tutte le sperimentazioni cliniche fatte dal laboratorio verranno sottoposte al Comitato etico, con tanto di registrazione, altrimenti, tra l’altro, sarebbe un problema la loro pubblicazione”.
L’ambulatorio di Medicina Naturale del Policlinico, aprirà ufficialmente i battenti il prossimo 18 ottobre, e svolgerà le seguenti attività: visita medica e consulenza per pazienti che usano o che intendono assumere prodotti naturali a scopo terapeutico o salutistico; studi clinici nel campo della medicina naturale; indagini cliniche ed epidemiologiche in tema di farmacovigilanza sulle possibili reazioni avverse da prodotti naturali.
Per accedere ai servizi della struttura occorre prenotare, telefonando al numero 090.2213646 e versare un ticket di 19,00 euro, cifra sicuramente abbordabile, considerata la particolare, innovativa attività di assistenza e ricerca svolta da questo nuovo centro, dove natura e medicina costituiscono un importante binomio che merita di essere considerato.

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