Il reperto si trova ora presso l’Arsenale Militare dove, nell’ambito dei consolidati rapporti culturali che legano l’importante struttura dell’Agenzia Industria Difesa e il Museo di Forte Cavalli, grazie alla disponibilità dell’ing. Gian Francesco Cremonini, verrà restaurato da maestranze specializzate.
Il Museo della Fortificazione dello Stretto di Messina, realizzato con la collaborazione della Fondazione Bonino Pulejo e del Comune di Messina, si presenta con nuovi reperti e, anche per quest’anno, la storica sala adibita in origine al controllo del fossato e del ponte levatoio del Forte.
Il percorso del Museo, partendo dagli importanti studi balistici del generale Giovanni Cavalli, inventore della rigatura dei cannoni, attraverso le sale del forte, racconta la storia della difesa dello Stretto dal periodo post-unitario alla Seconda Guerra Mondiale mediante tavole iconografiche e oggetti appartenenti alla struttura.
Il Museo offre l’occasione di conoscere un pezzo di storia dimenticata della città di Messina e i giovani, in particolare, avranno l’occasione di “toccare con mano” la storia studiata sui libri attraverso i filmati dell’Istituto Luce, le bombe d’aereo cadute sulla città, le carte annonarie necessarie a ricevere pane e minestra durante l’ultimo conflitto mondiale, i reperti, le mostre fotografiche e la rassegna di armi, uniformi e materiali.
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