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MESSINA – “Educare, apprendere, sperimentare giocando col… legno”

La compagnia degli studenti insieme con: BARTOLUCCI (rivenditore di oggettistica, gadgets in legno, bomboniere prodotti ideati e costruiti in piccola serie da Francesco Bartolucci e frutto di un paziente lavoro artigianale) e LIBRERIA BONANZINGA (fondata da Antonino Bonanzinga nel 1969, impegnata da oltre un ventennio a sviluppare progetti di incentivazione alla lettura nelle scuole di ogni ordine e grado), organizzano 4 incontri ludico-educativi (il prossimo sarà domani, sabato 23 giugno, dalle ore 17:30 alle ore 20:30) incentrati sull’utilizzo in chiave moderna del legno e delle fiabe.
“Educare, apprendere, sperimentare giocando col… legno” prevede nell’area pedonale di via dei Mille, laboratori per i bambini incentrati sulla manipolazione e l’uso intelligente degli oggetti, la lettura di fiabe come esperienza di scambio affettivo tra adulti e bambini dentro e fuori il contesto famiglia, e dei momenti di dibattito e confronto con le Istituzioni e i rappresentanti del mondo scolastico e universitario della Città.
Più specificamente sono previste le seguenti attività:
OPEN SPACE: modelli educativi a confronto (Montessori/Agazzi). Spazio aperto di discussione sull’educazione del bambino attraverso due dei metodi che hanno fatto la storia della pedagogia internazionale.
LA MAGIA ELABORATIVA DEL LEGNO: ieri, oggi e domani…: laboratorio di utilizzo creativo e intelligente di forme in legno.
MILLEFIABE: laboratorio di lettura per bambini mirato a sollecitare lo scambio affettivo tra un adulto che legge e un bambino che ascolta.
ABSTRACT PROGETTO:
Il legno rappresenta un elemento fondamentale in due dei metodi educativi che hanno fatto la storia della pedagogia: quello di Maria Montessori e delle sorelle Agazzi.
Il bambino era considerato un individuo laborioso, impegnato attivamente nei suoi lavori; il gioco non doveva essere vissuto solo come divertimento, ma come impegno, come coinvolgimento nelle sue attività. Non si sarebbe trattato di metodo duro, impositivo, coercitivo, ma di un metodo che tenesse conto del rispetto dei bisogni e degli interessi del bambino, lasciando che, divertendosi, si impegnasse spontaneamente, vivendo in ogni azione una nuova scoperta su cui concentrarsi ed esercitarsi, dalla sperimentazione manuale delle forme alla lettura delle fiabe.
In ciò, l’elemento legno si contraddistingue come protagonista dell’esperienza ludica ed insieme educativa del bambino, stimolando la manipolazione e la creatività, per una migliore scoperta del mondo circostante.
Il progetto è stato redatto e curato dai dott.ri Graziano Giuffrida e Pier Paolo Cafeo, rappresentanti di Atreju.

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