“E’ un’occasione per rivivere, purtroppo solo temporaneamente, quello che è ormai diventato un non luogo e che è stato in passato l’approdo storico per le navi delle Ferrovie e il nodo nevralgico dei collegamenti tra la Sicilia e il Paese. Oggi triste rappresentazione della cancellazione di ogni processo produttivo e stimolo culturale”, ha sottolineato Saro Visicaro, presidente di Meter & Miles. Ha condotto questa edizione la giornalista Mariella Magazù.
Mentre il carbone è stato riservato all’Autorità portuale di Messina, con una serie di motivazioni a partire dalla chiusura della Fiera, ecco i premiati: il magistrato Sebastiano Ardita, per il suo libro sulla “Catania bene” e la mafia; la ministra Beatrice Lorenzin (ha ritirato il premio il direttore generale del ministero Giuseppe Ruocco) per due protocolli diretti a favorire la corretta alimentazione; il magistrato Marcello Minasi per il Comitato “Salviamo l’ospedale Piemonte”; lo scrittore e giornalista Giuseppe Loteta; Nino Villari per i lavoratori ex Ferrotel di Messina; i giornalisti Lino Bitto (Rai 3 Sicilia) ed Emilio Pintaldi (programma “Malalingua” di Tcf); l’attivista Antonio Mazzeo per le sue inchieste giornalistiche; l’assessora di Torregrotta Antonella Pavasili; alla memoria Giuseppe Uccello per l’impegno nell’Accademia Filarmonica; l’ingegnere Eugenio Bitto; l’avvocata Aurora Notarianni; l’architetto Massimo Lo Curzio; il criminologo Marcello La Rosa; l’ecografista Lillo Russo; l’attore e regista teatrale Angelo Campolo e il presidente dell’Associazione culturale Daf Giuseppe Ministeri (progetto “Vento da Sud-Est”) per l’integrazione con i migranti in ambito artistico; il regista teatrale Sasà Neri per la Compagnia dei Balocchi riservata ai bambini e ragazzini; Giuseppe Trimarchi del Comitato Portalegni; l’operatore sociale Mario Buzzai; Barbara Cucinotta della libreria “Baba Jaga”; Lucia Cardillo per l’impegno sociale; Tiziana Corticiano (“Bibidi Bobidi Park” di Messina); il medico Mario Macrì; Antonio Celona (cooperativa “Faro 85”); Flavia Gugliandolo (laboratorio creativo “Gaia”) e il musicista Mimmo Ambriano.
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