Cronaca

MESSINA – Il comitato “Vogliamo l’acqua dal rubinetto!” chiede conto sulle condizioni idriche in città

Continua senza soste la lotta del comitato di protesta “Vogliamo l’acqua dal rubinetto!

il Comunicato

Il comitato, nato in città lo scorso ottobre da una serie di assemblee auto-organizzate sulla questione dell’emergenza idrica. La raccolta firme e il sit-in in piazza di un mese fa hanno sensibilizzato l’opinione pubblica sulle condizioni idriche in città. In ultimo, le ulteriori continue interruzioni e le preoccupazioni destate dalla qualità dell’acqua testimoniate da numerose segnalazioni dei cittadini, hanno indotto il comitato a porre ancora dei quesiti ai soggetti preposti. Da qui, una lettera aperta, articolata su quattro punti, inviata rispettivamente al presidente e al direttore generale dell’AMAM, Paolo Alibrandi e Davide Maimone, al sindaco di Messina, Federico Basile, all’assessore ai rapporti con AMAM, Antonino Careri e agli organi di stampa. 

Adesso il comitato attende nuove risposte.     

La lettera:

Qualità dell’acqua a Messina: quali controlli?

L’erogazione di acqua a Messina ormai da diverso tempo sembra aver imboccato una strada senza uscita, subendo eccessivi ridimensionamenti dovuti a continue interruzioni (ultima in ordine di tempo dovuta al guasto alla condotta Fiumefreddo in località Mastrissa tra Taormina e Castelmola) o evidenziando problemi di qualità, come testimoniano le segnalazioni da parte di diverse famiglie in città.

Come “Comitato Vogliamo l’acqua dal rubinetto!” chiediamo pertanto alle autorità in indirizzo quanto segue:

1)        come mai in varie zone della città giunge acqua non trasparente o addirittura di colore marrone?

2)        Sono state effettuate analisi sulla qualità dell’acqua erogata a seguito delle segnalazioni avanzate dai cittadini e quale esito hanno avuto?

3)        La Carta dei Servizi approvata dal Consiglio di Amministrazione dell’AMAM in data 27 Febbraio 2024 prevede che gli standard di qualità dell’acqua debbano essere pubblicati per legge sul sito istituzionale (in base alle vigenti disposizioni di cui al D. Lgs. N. 18/2023 le analisi vanno effettuate almeno una volta l’anno), o resi disponibili al Front Office della stessa o anche comunicati direttamente ai cittadini in bolletta. Come mai non ne troviamo traccia sul sito della società?

4)        Con quale atto e in che data l’acqua dei nuovi pozzi di Briga, Busà e Cucinotta immessa in rete questa estate è stata dichiarata potabile dall’ASP? E quali sono i dati di queste analisi?

Su questi punti il nostro Comitato chiede chiarezza ed è pronto a manifestare in maniera dura e risoluta in nome dei nostri concittadini ormai giunti a un notevole grado di esasperazione!

In attesa di celere riscontro,

Comitato Vogliamo l’acqua dal rubinetto!”

 

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Redazione Scomunicando.it

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