Rolando che già l’anno scorso aveva effettuato la traversata nel tempo di 37′ e 36″ eguagliando il vecchio record di Fiannacca del 1973 si è voluto anche quest’anno cimentare nell’impresa di attraversare a nuoto lo stretto, con l’intento di migliorare la già ottima prestazione precedente, che à stata effettuata con condizioni meteo marine non ideali, puntualizzando che mai ha parlato di attaccare il record assoluto, fra l’altro preparandosi all’impresa odierna, nuotando da solo, solamente 25 giorni prima dell’evento.
Purtroppo anche la traversata di ieri è stata effettuata con condizioni meteo proibitive, che stavano inducendo gli organizzatori all’annullamento dell’impresa, ma grazie al tempismo ed all’intuizione del barcaiolo Giovanni Arena, amichevolmente supportato da Nino Fazio, alle ore 10,50 i cronometristi hanno dato il via all’ennesima impresa di Rolando.
La partenza è avvenuta, vista la particolare fase lunare che si è scelta, dalla punta estrema di Capo Peloro e Rolando ha dovuto percorrere ben 3.800 metri prima di toccare la spiaggia di Cannitello.
Rolando ha nuotato con grande impeto sin dalle prime bracciate, affrontando con determinazione il mare reso crespo dal cattivo tempo e dalla pioggia battente che lo ha accompagnato per tutta la traversata, percorrendo i primi 1.000 metri in 8’ realizzando ai 2.000 metri il tempo di 16’, purtroppo nella seconda parte di traversata le condizioni del mare e le correnti non favorevoli hanno rallentato l’ottima media, fra l’altro Rolando ha concluso la traversata senza occhialini e cuffia che a causa del movimento ondoso si sono sfilati, dovendo evitare le meduse presenti che lo hanno seriamente segnato. Chissà che tempo avrebbe realizzato se avesse trovato condizioni più favorevoli!
Facevano parte dell’equipaggio il Medico Dott. Pietro Iannello, i Cronometristi Domenico e Lorenzo Sarlo, l’assistente Bagnante Fabio Amato.
Un ringraziamento particolare va fatto agli allenatori Luca Bombaci ed Alessandro Accolla per la dedizione, serietà e professionalità che hanno sempre profuso ai propri atleti, consentendo a Rolando di crescere in un ambiente sportivo sano e pulito, non trascurando nel contempo i parenti e gli amici, nonché i responsabili e gli addetti ai lavori degli impianti natatori messinesi che lo hanno sempre incoraggiato.
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