di Corrado Speziale
Si è svolto, sabato scorso, nel Salone degli specchi della Provincia regionale, il convegno “Il mestiere di sognare – I giornata professionale sul mondo del teatroâ€Â, organizzato dall’Associazione culturale Daf.
Nel corso della seduta, il Presidente della Provincia Nanni Ricevuto è intervenuto in sala per portare il proprio saluto ed esporre alcuni punti di vista sugli argomenti trattati.
L’iniziativa ha trovato ispirazione a seguito dell’incontro di venticinque “addetti ai lavoriâ€Â, tra attori, registi ed altri operatori teatrali, accomunati dal fattore di “essere messinesiâ€Â, riuniti per tre giorni a discutere sullo stato del teatro a Messina, attraverso un confronto in cui sono state rappresentate idee, esperienze ed aspirazioni di ciascuno in un settore, come quello teatrale, travagliato da tantissimi problemi.
“Il mestiere di sognareâ€Â, esordisce Campolo, “oltre che ad un’accezione puramente onirica, attiene alla passione di ciascuno di noiâ€Â, trattandosi, in fondo, del mestiere degli attori con i propri “progetti di vita, da portare a compimento anche contro ciò che sembra remare a loro sfavoreâ€Â, rivolgendosi così alle istituzioni, e complimentandosi con gli attori Tino Caspanello e Dario Tomasello per i risultati conseguiti nella drammaturgia. Asserisce inoltre che bisogna portare avanti “operazioni di sensibilizzazione culturale, attraverso la ricerca della propria identitàterritorialeâ€Â.
La giovane e promettente drammaturga Maria Cristina Sarò, ritornata a Messina dopo un periodo trascorso fuori sede, ha espresso speranza e ottimismo per la propria attività, mentre la scenografa Francesca Cannavò, manifestando tutte le preoccupazioni per la mancanza di scuole e del conseguente rinnovo generazionale, riflette sul fatidico “domani†dei giovani messinesi che intendono avvicinarsi a questa specializzazione, quantunque giàl’Universitàsi sia organizzata in tal senso attraverso l’istituzione del DAMS, tuttavia senza invogliare adeguatamente le nuove generazioni ad intraprendere tali studi. La stessa scenografa lancia dure critiche contro le istituzioni, denunciando “l’inerzia dell’Ente Teatro, ancora privo del Consiglio di Amministrazioneâ€Â.
Dopo l’intervento della Cannavò, la più forte manifestazione di dissenso verso l’operato delle istituzioni è venuta dall’attore Annibale Pavone: “Il teatro deve avere identità, forza e riconoscibilità, e ciò deve essere iniziativa delle istituzioniâ€Â, ed ancora con enfasi denuncia “l’assenza di contributi statali dovuti ai tagli nel Fondo Unico per lo Spettacolo, che sacrifica particolarmente chi opera nel teatro dal vivoâ€Â, segnalando lentezze e deficienze nel legislatore, come l’assenza di uno “status giuridico†per gli attori, i quali non possono sopravvivere alle “leggi del mercatoâ€Â.
Il produttore ed attore Maurizio Puglisi, incentrando la propria esposizione sulla carenza di strutture a Messina, giudica “inutile†il “Palazzo della culturaâ€Â, imponente struttura ormai prossima all’ultimazione su viale Boccetta, poiché “priva al suo interno di un teatroâ€Â, a fronte della necessitàcittadina di dotarsi di piccole strutture, piuttosto che di opere di tale entità, ed aggiunge con voce preoccupata: “In questo settore non esiste niente che nasca e sopravvivaâ€Â, quando invece il teatro giova a “nutrire la nostra anima e dare opportunitàdi lavoroâ€Â.
Francesco Rella, invitato a rappresentare l’istituzione di Palazzo dei leoni nella qualitàdi Presidente della Commissione spettacoli, non si esime dal fare una certa autocritica, in quanto rappresentante di una istituzione chiamata spesso a rispondere del proprio operato. “Non intendo fare alcuna difesa d’ufficioâ€Â, dice, “ma constato troppo frazionamento in questo settore, dove soltanto più soggetti messi insieme possono farcela a raggiungere determinati risultatiâ€Â, ed in virtù di ciò ammette di sostenere l’iniziativa dei venticinque giovani che hanno ispirato il dibattito, promettendo di proporsi come “via di mezzo†tra Provincia e Comune al fine di evitare il ripetersi degli “scollamenti†che hanno segnato la scorsa stagione estiva, in occasione di alcuni eventi.
Nel corso del convegno ci sono stati interventi anche da parte di altri operatori ed appassionati del settore, tra cui l’attrice Cristiana Minasi e l’esperto giornalista Vincenzo Bonaventura.
Alla fine, a conferma del suo grande senso artistico, attraverso un intervento piacevole e centrato, ci suggerisce la sintesi della mattinata l’attore ed autore Tino Caspanello: “In fondo Messina, giàfine a se stessa, è un luogo teatrale, ed il pubblico è il primo degli attori di questa cittàpiena di contraddizioniâ€Â. ÂÂ
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