Categories: Cronaca Provinciale

MESSINA – Inchiesta sulla finanza derivata, indagati per truffa la BNL e due dirigenti della stessa banca

Nel registro degli indagati la Procura di Messina aveva già iscritto sei funzionari di banca.
Nuovi importanti sviluppi nell’inchiesta sulla finanza derivata cioè sulle clausole occulte applicate su contratti milionari stipulati fra banche ed enti pubblici. Su queste clausole e sui danni che potrebbero aver causato alle già asfittiche casse pubbliche sta indagando la Procura di Messina che nei mesi scorsi aveva incaricato la Guardia di Finanza di eseguire un sequestro di atti nella sede centrale della BNL a Roma. Oggi il sostituto procuratore della Dda, Vito Di Giorgio ha allungato l’elenco degli indagati dell’inchiesta. Nell’apposito registro sono stati iscritti la Banca Nazionale del Lavoro, con l’ipotesi di reato di truffa aggravata commessa da dipendenti e funzionari, il dirigente della Direzione Generale di Roma del settore Pubblica Amministrazione, Giuseppe Pignataro, 53 anni ed il dirigente della Divisione Corporate sempre della stessa Direzione Generale, Roberto Antolini 48 anni. Pignataro ha il compito di curare i rapporti fra l’istituto di credito e le pubbliche amministrazioni. Antolini, invece, è incaricato di predisporre i contratti che poi la BNL sottopone agli enti pubblici. Anche per loro l’ipotesi di reato è di truffa aggravata.
Prima della BNL e dei due dirigenti dello stesso istituto altri sei funzionari di banca erano stati indagati nell’ambito della stessa inchiesta. Si tratta di Vincenzo Di Benedetto, 52 anni, di Malvagna; Fabio Cacia, 41 anni, di Catania; Angelo Squadrito, 53 anni, di Messina; Fabio Gallo, 43 anni, di Pescara; Carmelo Spina, 61 anni, di S. Alfio in provincia di Catania e di Edoardo Catalano, 51 anni, di Napoli.
L’inchiesta era stata avviata dalla Procura dopo alcune segnalazioni di irregolarità nei contratti. Le indagini puntano a stabilire se le clausole abbiano causato gravi danni economici agli enti pubblici. Ad esempio attraverso alti tassi o commissioni implicita.
Questo potrebbe accadere perché le clausole occulte sono conosciute ad una sola delle parti, in questo caso alle banche, che mettevano le pubbliche amministrazioni con le spalle al muro costringendole a versare somme di denaro ingentissime.

Fonte www.tempostretto.it

admin

Recent Posts

IL FURTO AD ANTENNA DEL MEDITERRANEO – Arresti domiciliari per un 24enne

E’ stato ristretto agli arresti domiciliari l’autore del furto perpetrato ai danni della nostra emittente…

3 ore ago

TRA CLOUD E MOBILE BANKING – L’importanza di scegliere siti sicuri

TRA CLOUD E MOBILE BANKING - L’importanza di scegliere siti sicuri

3 ore ago

PROTAGONISTI AL SITU FESTIVAL 1 – Alessia Talò

Punti morbidi e strade di pietra, 2025. Filati di cotone e sassi, dimensioni variabili. (altro…)

4 ore ago

FOTO D’EVENTI – Torrenova ieri. Loredana Bertè, Amunì & Castrovinci, Piazza mare….mai così

Amunì, il Festival Agroalimentare a Torrenova, parte alla grande. (altro…)

6 ore ago

GAL NEBRODI PLUS – Riconfermato Francesco Calanna: “Governare dal basso e progettare il futuro”

Si è svolta ieri, venerdì 5 settembre, nella suggestiva cornice di Villa Piccolo a Capo…

6 ore ago

SPETTACOLI – “Mizzica, questo è Jazz”: la Sicilia racconta l’origine del Jazz con teatro e cuore

Una magia senza confini ha avvolto piazza XX Settembre a Canicattini Bagni durante il Canicattini…

23 ore ago