Gli accertamenti patrimoniali, che avevano gia’ portato alle operazioni “Belmontino” e “Malaricotta” per il sequestro preventivo degli stessi beni ora acquisiti definitivament al patrimonio dello Stato, sono stati estesi a tutti i componenti del nucleo familiare di Scinardo. L’indagato, secondo gli inquirenti, e’ un uomo di fiducia del capo di Cosa Nostra nella provincia di Messina, Sebastiano Rampulla. Un fratello del boss, Pietro Rampulla, e’ stato condannato come artificiere della strage di Capaci in cui furono uccisi il giudice Giovanni Falcone, la moglie e tre agenti della scorta. Pietro Rampulla confeziono’ e fece esplodere il potentissimo ordigno utilizzato nell’attentato.
Fonte AGI
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