Attualita

MESSINA – I risultati conseguiti con l’albo dei tutori dei minori stranieri non accompagnati

Costituito l’albo dei tutori da Arci, Caritas, Sant’Egidio e Migrantes in un anno e mezzo 150 assistiti da oltre 20 volontari. Domani il convegno

In un anno e mezzo dalla costituzione sono stati più di 150 i minori seguiti dagli oltre 20 tutori volontari che sono stati formati ad hoc. Sono questi alcuni dei risultati conseguiti dall’Albo dei tutori dei minori stranieri non accompagnati (MSNA) costituito nel novembre 2015.
L’albo dei tutori volontari in possesso di requisiti etici e competenze specifiche è stato promosso, in accordo con il Giudice tutelare del Tribunale di Messina, da Circolo Arci Thomas Sankara, Caritas diocesana, Comunità di Sant’Egidio e Ufficio Migrantes per garantire la protezione dei minori, messa in crisi dal numero esiguo di affidamenti familiari e per la mancanza di un numero sufficiente di tutori.

Introdotti e moderati da Andrea Nucita (Comunità di Sant’Egidio), Corrado Bonazinga, Giudice Tutelare del Tribunale di Messina, Maria Despina Cucinotta (Comunità di Sant’Egidio), Carmen Cordaro (ASGI Arci Thomas Sankara), Anna Schepis (Arci Thomas Sankara), Giuliana Sanò (ANPIA Arci Thomas Sankara) si confronteranno nell’incontro pubblico dal titolo “Albo dei Tutori. Esperienze, riflessioni e prassi nella protezione dei MSNA” che si terrà domani venerdì 5 maggio alle ore 10.00 nell’Aula 3 del Dipartimento COSPECS (ex Magistero, via Concezione 6).

L’esperienza messinese si inserisce tra le best practice adottate per affrontare il fenomeno. La Sicilia ospita infatti il 40% di tutti i minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio nazionale. Privi dei genitori, senza rappresentanza legale ed impossibilitati ad esercitare i propri diritti, ai minori è garantita protezione dal Codice Civile, dalla legge che entrerà in vigore il 6 maggio 2017 (Legge 7 aprile 2017 n. 47) e dalla Convenzione sui diritti del fanciullo (ONU, 20 /11/1989), nonché dalle norme internazionali e nazionali che ne discendono. Tali norme non discriminano i minori in relazione alla propria nazionalità, il “diritto superiore del fanciullo” dovrà essere garantito per tutti, italiani e non.
L’istituto della tutela previsto dall’art. 343 Codice Civile, strumento principale di protezione dei minori, impone l’obbligatorietà dell’apertura della tutela per tutti i MISNA presenti sul territorio. Per ogni minore è nominato un tutore dal Giudice Tutelare del luogo dove il minore è presente, che lo rappresenta in tutti gli atti: dagli adempimenti necessari alla permanenza legale in Italia all’esercizio del diritto all’istruzione ed alla salute.

Redazione Scomunicando.it

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