Categories: Cronaca Provinciale

MESSINA – Solidarietà di Confapi all’azienda Triscele

Il presidente Giorgio Caprì: «Apprezziamo lo sforzo di voler mantenere la produzione». Sulla delocalizzazione: «Da ridiscutere il tariffario previsto dal DR n°55 del 2009».
Sulla vicenda Triscele interviene il presidente di Confapi Messina Giorgio Caprì, che esprime solidarietà nei confronti dell’amministratore unico della società produttrice di birra, Francesco Faranda.
«Il caso Triscele – afferma Caprì – testimonia la grande difficoltà in cui spesso si trovano ad operare gli imprenditori locali, costretti a fare i conti con un tessuto economico-sociale in affanno. Va lodato, nonostante tutto, lo sforzo dell’azienda di voler comunque portare avanti la produzione con rinnovato slancio. Ciò grazie anche ad una delocalizzazione dell’impianto che ne favorisca lo sviluppo. L’attuale sede dello stabilimento, in pieno centro città, rende complicato il raggiungimento di adeguati  livelli di produzione che possano rendere il marchio pienamente competitivo in un settore in cui la concorrenza è spietata. È legittimo dunque – aggiunge il presidente di Confapi Messina – che la famiglia Faranda abbia deciso di cedere gli spazi su cui sorgono gli attuali stabilimenti in cambio di un’entrata che possa garantire un investimento per la ripresa dell’attività».
E proprio in merito all’individuazione di una nuova area su cui far sorgere la struttura, il presidente Caprì evidenzia un aspetto che coinvolge l’intero settore imprenditoriale: «Per l’identificazione di un altro sito entro i confini del territorio cittadino, bisogna però tenere conto di quanto stabilito dal DR n°55 del 30 aprile 2009, “Determinazione del prezzo di vendita dei terreni industriali nell’ambito degli agglomerati di pertinenza dei Consorzi per le aree di sviluppo industriale della Sicilia”. Il costo per mq di aree ricadenti nel territorio messinese  – zone industriali regionale e statale, Polo Artigianale Larderia –  è di 252 E/mq, contro i 22E/mq degli agglomerati industriali di Patti, Barcellona, Venetico, Terme Vigliatore, S. Agata di Militello, Mistretta, San Piero Patti, Villafranca Tirrena e i 20E/mq di Milazzo-Giammoro».
Una disparità di costi che rischia di ostacolare tentativi di investimento: «Confapi Messina – conclude Caprì – intende discutere della questione presso l’assessorato regionale all’industria, nell’interesse di tutti gli imprenditori messinesi».

admin

Recent Posts

PALERMO – Nasce la Fondazione Antonio Montinaro: memoria, impegno e futuro

Antoci: La memoria non è un esercizio del passato, ma un dovere per il futuro».…

5 ore ago

FRANCESCO CALANNA – “Settembre che chiude il carosello di feste, sagre, processioni e spettacoli”… partiamo da qui

La nota di Francesco Calanna è una riflessione che assume i toni di un editoriale…

5 ore ago

PROTESTE – I tifosi italiani voltano le spalle all’inno di Israele a Debrecen

Un gesto che non è passato inosservato. Durante la cerimonia degli inni prima del match…

5 ore ago

LA LUNA E LA STATUA – La magia di Tindari negli scatti di Antonio Morello

Certe immagini hanno la capacità di trasformarsi in simboli, di raccontare senza parole l’incontro fra…

6 ore ago

OGGI A GIOIOSA MAREA – In scena a Villa Mazzini “Simposio, il cunto d’amore dei cattivi pensieri”

“Il Sorriso degli Dei” fa tappa a Gioiosa Marea per l’ultimo appuntamento con la prosa…

6 ore ago

AMUNI’ FESTIVAL 2025 – La formula giusta

tre giorni di gusto, musica e successo a Torrenova (altro…)

20 ore ago