“La protesta avrà fine – sottolineano – solo ed esclusivamente dopo un intervento serio e duraturo da parte dell’amministrazione centrale, con un intervento diretto del Capo del dipartimento Franco Ionta e del ministro della Giustizia Angelino Alfano”.
I sindacati denunciano “carenze di organico, turni ed orari di servizio insostenibili, condizioni igienico-sanitarie dovute all’eccessiva presenza di detenuti” e annunciano che “in mancanza di segnali positivi” il personale manifesterà davanti al carcere ed attuerà un sit-in davanti al Palazzo di Giustizia e alla Prefettura.
Le organizzazioni sindacali di categoria aggiungono che “qualora la protesta non dovese avere i risultati sperati” organizzerà manifestazioni di protesta ad oltranza come l’autoconsegna in caserma dopo lo svolgimento del servizio, lo sciopero della fame e il rifiuto del prolungamento del turno ordinario.(lasiciliaweb.it)
Questo articolo è dedicato non ai tifosi da tastiera delle opposte fazioni mediorientali, ma a…
La memoria di Rita Atria continua a vivere e a trasformarsi in un faro di…
Formazione innovativa sulla spiaggia: l’ITET “Caruso” di Alcamo porta l’aula tra sabbia e…
Sinagra ha vissuto settimane intense di emozioni e riflessioni con SinagrArte 2025, rassegna che anche…
Nell'incantevole cornice del Circoletto di Capo d'Orlando si è svolta la XXIX edizione del beauty…
La tradizione si rinnova. In occasione della grande festa della Madonna Nera di Tindari, l’associazione…