Maddalena, l’ospite, incontra una vecchia amica e conosce il marito di lei, Luigi.
Questo l’incipit della vicenda che fa presagire uno sviluppo realistico, che rientra perfettamente nei canoni del teatro borghese. La prima scena si apre in un salotto, con chiacchiere nutrite dalla nostalgia e a volte dal rimpianto.
In realtàMaddalena da ospite diviene spettatrice di una serie di eventi che la travolgono, esattamente come travolgono lo spettatore in sala, che fa fatica a distinguere il reale dall’onirico o addirittura dalla visione folle, in cui a tratti Maddalena ha paura di perdersi.
Giocoliere, attore, regista dello sviluppo della storia è Luigi, uomo che in una visione reale potremmo definire sociopatico, ma agli occhi della spettatrice Maddalena è il motore portante delle vicende della sua vita, nel bene e nel male. La scelta registica non può che essere surreale: solo due sedie come scena, luci molto presenti come per mettere a fuoco, di volta in volta, situazioni poco chiare, appannate. L’occhio è sempre quello di Maddalena che vede personaggi veri o fantasmi a seconda della posizione in cui la pone il suo burattinaio: Luigi. E così da donna reale, in carne ed ossa, diventeràsempre più la “bambola di zucchero†che Luigi potràmuovere a suo piacimento, fino a sbriciolare del tutto la sua personalità. Il testo denuncia la questione attualissima delle sociopatie nascoste, che non trovano definizione nelle patologie mentali attualmente conosciute: l’incapacitàdi stringere relazioni, il vuoto dell’individuo agente, la conseguente gratuitàdelle sue azioni, anche quelle criminose, apparentemente immotivate e per ciò imprevedibili, illeggibili, l’uomo post moderno che cerca Dio nel vuoto di sé stesso non trovandolo più fuori da sé.
Personaggi e interpreti: Maddalena: Valeria Alessi; Luigi: Giuseppe Luciani; Maria: Marinella Romano; Regina: Romana Cardile; Mistretta: Paolo Pollio ; Aiuto regia: Dora Fazio; Regia: Valeria Alessi:
NOTE BIOGRAFICHE di LEO AUGLIERA
Appassionato di Teatro sin dai tempi del liceo, ha iniziato a scrivere i primi lavori molto giovane, alternando a questi anche dei racconti. Nel 1982 scrive il dramma in due atti “CRONACA DI UN TRADIMENTOâ€Â, che riceve il Premio “Elio Vittoriniâ€Â. Negli anni successivi scrive i drammi: “UN’OSPITE DI NOME MADDALENAâ€Â, “IL GIARDINIEREâ€Â, “UN BANALE FATTO DI CORNAâ€Â. Dopo un lungo periodo d’inattivitàscrive il dramma in due atti “CIROâ€Â. Nel 2007 pubblica con la Casa Editrice AKKUARIA i due drammi “CRONACA DI UN TRADIMENTO†e “UN’OSPITE DI NOME MADDALENAâ€Â. Nel 2008 mette in scena a Messina il dramma “CRONACA DI UN TRADIMENTOâ€Â.
Per maggiori informazioni: Associazione Artisti Anatolé via U. Bassi, 145 – 98123 Messina artisti.anatole@gmail.com
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