L’iniziativa, avviata all’inizio dell’anno dall’Associazione “Consequenze”, si pone il fine di sensibilizzare e mobilitare la cittadinanza riguardo il problema della fruizione degli spazi pubblici, definiti in modo appropriato “Luoghi della rinascita”, da utilizzare per iniziative culturali.
Proprio per questo è stata avviata una raccolta di firme su più fronti, allo scopo di sottoporre la petizione popolare agli organi competenti, primo fra tutti il Comune di Messina. Il tavolo, coordinato dagli ideatori dell’iniziativa, Marlene Mauro e Giulio Perticari, ha visto la partecipazione del Consigliere provinciale dell’Italia dei Valori Maurizio Palermo, di Teodoro La Monica, in qualità di rappresentante dell’Associazione Partigiani d’Italia, Saro Gugliotta di Slow Food, Davide Rizzo, dell’Associazione Piattaforma creativa, di studenti di Giurisprudenza, rappresentanti dell’Associazione Neapolis, e di Gabriele Lando e Nicola Salvo del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo.
Ma alla luce di quanto accaduto a Brolo domenica scorsa, in occasione della tanto singolare quanto efficace contestazione al deputato di “Responsabilità nazionale”, ex I.d.V., Domenico Scilipoti, gli occhi erano puntati sui rappresentanti del Movimento culturale “Peppino Impastato”.
Questo, presieduto da Sonny Foschino, nel rispetto degli ideali che sostiene e del nome che si è dato, è ormai divenuto un simbolo della lotta a tutte le forme di malgoverno che stanno segnando questo periodo, manifestata attraverso svariate iniziative culturali.
Sonny Foschino, ha subito sgomberato il campo da tutte le insinuazioni degli ultimi giorni con le quali il proprio movimento era stato indicato, pretestuosamente, come “strumento” politico della contestazione contro Scilipoti.
Foschino, affermando che la forma di dissenso è stata frutto di una libera scelta di ciascuno, senza alcun colore politico, né associativo, ha così inteso agevolare l’iniziativa “Messina verso il futuro”, alla quale aderisce, sin dalla prima ora, a pieno titolo, la “Peppino Impastato”.
Tutti i rappresentanti, forti dell’esperienza accumulata dalle proprie associazioni nel perseguire i propri fini culturali, hanno così testimoniato il disagio nel reperire spazi vitali in cui esprimere le loro potenzialità creative, ma anche più semplicemente associative, non avendo, alcune di esse, addirittura dove riunirsi per svolgere dibattiti e programmare le proprie attività.
“Fare rete tra le associazioni e condividere un comune progetto culturale” è quanto auspicato da Marlene Mauro, che punta tutto, ovviamente, sulla “comune sensibilità” che sta alla base dell’iniziativa che in poco più di un mese ha già raggiunto 800 firme. Il tutto, comunque, contenuto dentro un unico quadro d’intenti, in cui ciascuna associazione potrà muoversi nell’ambito del proprio settore. Si è parlato, quindi, di proporre al Comune di Messina ed alla Provincia, l’attuazione di regolamenti che diano, nel segno della libera partecipazione alla cultura, pari opportunità a tutti nella fruizione dei beni appartenenti al loro patrimonio.
Prima dell’inizio della conferenza, le telecamere, i microfoni ed i taccuini della stampa sono stati rivolti verso i giovani brolesi, che grazie al loro impegno civile e politico, in settimana, avevano occupato le cronache nazionali.
A differenza del giorno precedente, si sono uniti a Marlene Mauro e Giulio Perticari tutti i giovani componenti del movimento presieduto da Sonny Foschino, tra cui Luca Scaffidi, Antonio Parlato (che ha presieduto i lavori), Michele Starvaggi, professionista e scrittore di Capo d’Orlando, vicino al gruppo brolese.
Erano presenti anche altri rappresentanti dell’associazionismo messinese, come Giancarlo Sigismondo di “Energia Messinese” e Rosario Duca, segretario provinciale dell’Arcigay, il quale ha sottolineando gli enormi disagi cui va incontro la propria associazione, vittima di “storici” pregiudizi e per questo priva di sedi in cui riunirsi, a dispetto delle rilevanti forze che raccoglie: 2000 iscritti su Messina e provincia di cui 1500 solo in città.
Ed a tal proposito, Duca tiene a citare chi fornisce loro aiuti: “Otteniamo gli spazi dove riunirci soltanto grazie alla disponibilità del Circolo Arci Tomas Sankara e della Chiesa Valdese”, puntando il dito su chi, invece, rema contro: “E’ da due anni che chiediamo al sindaco Buzzanca di riceverci, senza ottenere alcuna risposta”.
Gli fa eco Luca Scaffidi, indicando ciò che secondo lui è una strada da percorrere: “Il vero scopo delle associazioni è proprio questo.
I nostri incontri permettono di liberare il futuro, e quindi pensiero e giudizio critico”.
In precedenza Sonny Foschino, presentando finalità e progetti del proprio movimento, ringraziando l’ACIO e l’ACIB – associazioni antiracket rispettivamente di Capo d’Orlando e Brolo, che lo sostengono nelle iniziative – aveva approfondito, con enfasi e chiarezza, alcuni temi, in linea con le precisazioni del giorno precedente: ”E’giunto il momento cruciale in cui ognuno di noi è chiamato a vivere la sua vita da vero cittadino, fautore delle sue e altrui fortune.
E’ giunto il momento – prosegue il presidente della Impastato – in cui le nostre coscienze si armano e si ribellano a chi, spregiudicatamente, ci ha messo a tacere e ci vuole ignoranti per paura di essere contestati e impreparati di fronte a questa Serva Italia”.
Nicola Salvo, attivista vicino a Beppe Grillo, dal canto suo promette: ”Osservo questi giovani e mi si allarga il cuore. Se vogliono costruire qualcosa, io sono accanto a loro”.
Anche Michele Starvaggi esterna tutta la fiducia possibile, nel caso specifico verso la compagnia di Brolo: “Questi ragazzi vogliono fare qualcosa di nuovo. Noi avevamo perso ogni speranza, ma conoscendoli ho letto la bellezza nella loro voglia di fare”.
Ma andiamo, a questo punto, sui coordinatori del Movimento “Messina verso il futuro” finalizzato al progetto “Spazi per la Cultura”. Giulio Perticari mette bene in chiaro i valori fondamentali del comitato: ”Al suo interno siamo tutti uguali, individui che vi hanno aderito o associazioni che ne fanno parte.
Esso vuole condividere tutti gli obiettivi che ciascuno ha in mente di realizzare, e catalizzare questa fase verso un unico fine, ovvero ottenere spazi per la cultura.
Marlene Mauro accenna, invece, alle basi sulle quali è sorto il progetto: “E’ un’iniziativa che viene da esperienze già avute nell’agosto scorso, per Le 5 Giornate di Messina, occasione nella quale abbiamo fatto manifestazioni per strada, alla quale ci ispiriamo per liberare la cultura”.
La stessa trova poi motivazioni nella difficile fase che sta vivendo l’Italia: “In un momento di grande debolezza istituzionale, crisi economica e difficoltà etiche, la cultura è un fattore imprescindibile da cui dobbiamo ripartire”.
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