“Professionalità e cortesia, applicando principi di efficacia ed efficienza ed il miglioramento continuo dell’organizzazione, delle sue persone, delle risorse tecniche, della progettazione, della costruzione, della manutenzione della struttura e degli impianti, dell’esazione, della gestione della mobilità, dell’informazione e di tutti gli altri processi aziendali“.
Questa è la più classica carta dei servizi di un “normale” consorzio di gestione autostradale.
Biglietti di presentazione di una rete viaria.
Punto obbligato, a volte, di sosta…. oasi su una pista non del deserto ma autostradale come la nostra “Messina\Dakar” che porta al sud dei disservizi e che collega Messina con il capoluogo. Palermo.
Le foto sono scattate mercoledì, due giorni fa, all’imbrunire su quella pista asfaltata che chiamano autostrada e non c’erano stati nè bombardamenti nè olocausti nucleari nel recente passato.
Non è importante dire se eravamo a 5 o 50 miglia da Messina, sulla pista a sud o a nord rispetto al meridiano di Greenwich.
Nè vogliamo generalizzare e dire che tutti i servizi degli autogrill sulla A20 sono così.
Le pompe erogavano carissimo carburante, il bar restava sempre aperto ed i servizi erano certamente da chiudere.
Entrando in quelli “maschili”, i lavabi non erano tutti funzionanti, come i bagni, per non parlare degli orinatoi, e non aggiungiamo altro se non che le “strisce” che indicavano il malfunziamento del “cesso”, era chiaro che, stazionavano lì da giorni.
Abbiamo evitato di entrare in altri bagni, ma era facile farlo, mancava la porta e l’immagine che veniva fuori era di totale indecoroso abbandono, di saponi e carta igienica non c’era traccia.
Certo un momento dedicato alla manutenzione ed alla pulizia ci stava tutto… ma quello che documentiamo è ben altro.
La direzione del Consorzio dovrebbe, al pari dell’imprendoria privata che gestisce le aree di servizio, e ovviamente questa in particolare, impegnarsi a mantenere la qualità dei servizi ad un livello standar sempre accettabile, e non parliamo semplicemente d’immagine, ma di decenza.
Poi ripresa l’autostrada, che vanta anche un record – negativo – di quasi 150 km tra una pompa di benzina ed un’altra – leggasi tra Tindari e quella di Termini, gia sulla tratta Palermo\Catania – paghiamo, ad una gentilissima donzella, il pedaggio, (la macchinetta si rifiutava di prender la carta di credito) ci sentiamo mancati di rispetto, un pizzico umilati, trattati male, carne da macello.
Ma capita anche questo sulle piste asfaltate di un deserto di pressapochismo.
MSM
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