Di certo non c’erano cammelli e tuareg, ma automonilisti che rientravano a casa, famiglie, ragazzi e bambini, pendolari e qualche “viaggiatore”.
Entrando in quelli “maschili”, i lavabi non erano funzionanti – due su tre – risultavano fuoriservizio, come i bagni, per non parlare degli orinatoi dove non scorreva l’acqua, e non aggiungiamo altro se non che i cartelli che indicavano il malfunziamento, era chiaro che, stazionavano lì da giorni.
La direzione del Consorzio dovrebbe, al pari dell’imprendoria privata che gestisce le aree di servizio, impegnarsi a mantenere la qualità dei servizi ad un livello standar sempre accettabile, e non parliamo semplicemente d’immagine, ma di decenza.
Non solo sport, ma emozione pura e ricordo vivo. (altro…)
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