Cronaca

“METTIAMOCI IL CUORE” – Quando un dolce diventa un simbolo

“Mettiamoci il cuore” è lo slogan che ha accompagnato gli incontri dedicati alla presentazione del libro scritto da me e Mimma Giuliano “La tua vita, il mio dono. Mimma racconta Nino”, edito da Armenio Editore.  Il cuore, simbolo di amore e gioia, luogo per antonomasia  dei sentimenti più intimi, unisce, rinsalda i legami, crea solidarietà, diffonde a macchia d’olio messaggi positivi e costruttivi ed è per queste ragioni che ne abbiamo fatto la nostra “mascotte”.

Non sapevamo ancora, però, che il cuore avrebbe anche realizzato un sogno.

Qualche mese fa, Mimma mi confidò di avere sognato Nino che le chiedeva di spronare il papà, Ignazio, a creare un dolce per lui.

Parlammo a lungo di questa richesta onirica, ipotizzammo torte elaborate, gusti di gelati fantasmagorici, e tanto altro. Poi, il progetto restò in stand by, in attesa di decidere fra le diverse opzioni.

Un pomeriggio, in occasione dei lavori preparatori alla presentazione del libro a Gioiosa Marea, incontrammo, per caso o per destino, Giuliana Scaffidi, la mente e l’anima della marcia di solidarietà rivolta ai diversamente abili organizzata, per il terzo anno consecutivo, a Gioiosa Marea.

L’argomentare scivolò, come era naturale, sull’esperienza personale vissuta da Mimma, ci soffermammo sulla sua gioia di aver ricevuto in dono un bimbo speciale, sulle difficoltà della quotidianità, sulle barriere architettoniche e mentali che, di fatto, ostacolano l’integrazione e sulla necessità di superarle, abbatterle, creare empatia, fare rete, collaborare per garantire a tanti ragazzi con disabilità un futuro più ricco di possibilità.

Concludemmo che, in occasione della marcia di solidarietà, fosse indispensabile veicolare il messaggio positivo e propositivo che “la disabilità è un’opportunità” e Giuliana espresse il desiderio di collegare alla manifestazione un dolce che ne caratterizzasse l’essenza.

Mimma ed io ci guardammo negli occhi ripensando entrambe al suo sogno: Era arrivato il momento di realizzarlo e Giuliana, inconsapevolmente, ci stava fornendo l’occasione migliore per farlo. La scelta cadde su un biscotto a forma di cuore che riportasse lo slogan della marcia e, nel contempo, messaggi positivi sulla disabilità. Una scelta naturale, semplice, quasi obbligata a cui Mimma e io non avevamo pensato.

Un cuore realizzato da Ignazio Raffaele per Nino, che tanto amava i biscotti, e per tanti altri ragazzi speciali. Un cuore, come i tanti cuori che accompagnano la quotidianità di Mimma e di tante altre mamme.

Un cuore perchè, se mettessimo più amore e attenzione in ogni nostra azione, vivremmo una vita più ricca e completa. Un cuore perchè è il luogo in cui continuamo ad abbracciare le persone che amiamo anche quando sono andate via. Un cuore perchè realizza i sogni e rende possibile l’impossibile.

Un cuore perchè “se piovessero dal cielo tutti i cuori del mondo” magari ci lamenteremmo per la siccità, come ha recentemente commentato un amico, ma saremmo certamente delle persone migliori.

Mettiamoci il cuore, dunque, perchè la disabilità è un’opportunità che dovremmo cogliere al volo per diventare “essere umani che hanno coraggio di essere umani“.

Maria Azzurra Ridolfo

Redazione Scomunicando.it

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