Cronaca

MICHELE MANGIONE 2 – Ma “Evitate funghi e verdura da campo”

Il sindaco di Randazzo, rassicurante da un lato non trascura comunque di prender le precauzioni del caso. L’ordinanza emessa è dettagliata e allarmante.

Di certo , anche se la parola epidemia viene evitata, è emergenza. Tra Bronte e Randazzo c’è allerta dopo il rinvenimento delle carcasse di alcune mucche infettate dal carbonchio ematico.

Ora dopo le parole rassicuranti, ma anche di accusa a media di aver diffuso la notizia in forma allarmistica, arriva la sua ordinanza, nella qualità di  sindaco di Randazzo, dove si pone il divieto assoluto, tra le precauzioni o meglio ancora prescrizioni per la tutela della salute dell’uomo di raccogliere i prodotti del sottobosco nella zona infetta come, ad esempio verdure e, soprattutto, funghi.

Ormai non usando mezzi termini vengono dichiarate zone infette quei territori che ricadono nelle contrade di S. Domenica Vittoria, Floresta, Tortorici e quelle a nord ovest del fiume Alcantara e della strada statale 120 fino al confine di Bronte “a seguito di manifestazione di carbonchio ematico”.

Insomma, è massima allerta.

L’Ordine dei Medici di Catania sta diffondendo il più possibile il testo dell’ordinanza, quella che il Comune di Randazzo sta divulgando anche tramite i propri account ufficiali sui social network con toni che non lasciano spazio alla interpretazione od al fraintendimento.

Ma cos’è il carbonchio?.

Per molti , amanti dei fumetti, era semplicemente  la malattia che aveva ucciso la moglie di Tex Willer. Coperte infette verano state lasciate dai banditi per vedetta conto il ranger…

Una malattia ormai rara da noi, ma non debellata.

Così come si legge nel Control of Communicable Diseases in Man, il manuale per il controllo delle malattie trasmissibili pubblicato dalla Health Association, ol carbonchio “è una malattia infettiva acuta causata dal batterio Bacillus anthracis. Le spore possono sopravvivere a lungo nell’ambiente, gli oggetti e il suolo possono rimanere contaminati anche per decenni. una malattia che colpisce soprattutto gli animali erbivori, ma può avere effetti anche sull’uomo.

Di solito gli uomini acquisiscono la malattia per contatto con animali infetti, soprattutto durante la lavorazione di derivati animali quali pelo, pelle, lana e ossa; per questo il carbonchio è frequente nelle zone agricole in cui la malattia è comune nel bestiame.

A differenza di altre zone geografiche, così come gli Stati Uniti, in cui la malattia tra gli animali è stata eliminata, in Italia fino a tempi recenti si sono verificati casi di carbonchio animale e occasionalmente viene registrato anche qualche caso umano. Per quanto riguarda gli animali, le fonti di infezione sono rappresentate soprattutto dal suolo, dal foraggio, dalle farine di carne, dall’acqua contaminata da concerie, dagli escrementi infetti. Una zona potrebbe essere contaminata anche attraverso insetti, uccelli spazzini (gabbiani, rapaci, corvi che trasportano le spore), cani e feci di animali colpiti dalla malattia.

I bovini e le pecore sono più sensibili all’infezione, lo sono meno cavalli e capre. Cani, gatti e suini sono più resistenti”.

Nella forma acuta, i bovini muoiono “in 48 ore fra spasmi atroci”e si evidenzia – in questo manuale – un particolare inquientante: “La malattia è rara nei paesi industrializzati e rappresenta un rischio professionale per i lavoratori che manipolano pelli, peli e lane (soprattutto di ovini) e per allevatori e veterinari che vengono a contatto con animali infetti. L’infezione umana è presente nei paesi in cui si riscontra la malattia negli animali; America centrale e meridionale, Asia, Africa, sud e est Europa.

Il carbonchio è considerato una possibile arma biologica perché le spore possono essere disseminate per via aerea, tuttavia la dose di spore necessaria per un attacco biologico è estremamente elevata, in questa malaugurata ipotesi la malattia potrebbe avere caratteristiche epidemiologiche insolite”.

La prevenzione.

Esiste il vaccino contro il carbonchio, ma in Italia non è previsto.

Sempre secondo quanto si apprende dal manuale della Healh Association “poichè nella gran parte dei casi la malattia viene contratta per contatto diretto con materiale animale infetto (pelli. lana, peli, ossa, sangue, ecc.) contenente spore, le regole principali per la prevenzione sono: fare molta attenzione nell’acquisto e nella manipolazione di pelli o di altre parti di animali; non toccare carcasse di animali; non mangiare carne di animali morti dopo malattia”.

 

L’ordinanza

COMUNE DI RANDAZZO

PROVINCIA DI CATANIA

PROVVEDIMENTI CONTRO LE MALATTIE INFETTIVE E DIFFUSIVE DEGLI ANIMALI

Zona infetta di carbonchio ematico

IL SINDACO

Visto il T.U. della Legge Sanitaria n. 1265 del 27/07/1934; Visto il Regolamento di Polizia Veterinarian. 320/54; Visti gli art., 11, 10, 114, 115, 116, 117, 118, 119 del Regolamento di Polizia Veterinaria D.P.R. 320/54 e succ. modifiche ed integrazioni; Visto il D.P.R. 317/96; Vista la relazione della UOT distretto di Bronte dell’ Azienda Sanitaria Provinciale; Visto l’O.A.EE.LL. della Regione Siciliana; Ritenuta la necessità e l’urgenza di provvedere e d’impedire la diffusione di malattie infettive; Dichiara da oggi zona infetta di Carbonchio ematico il seguente territorio: nelle contrade cosi delimitate: nord, nord ovest della S.S. n. 116 fino al confine del territorio del Comune di S.Domenica Vittoria, Floresta e Tortorici; nelle contrade site a nord, nord-ovest del fiume Alcantara e della S.S. n. 120 fino al confine del territorio del Comune di Bronte,

ORDINA

Che il territorio Comunale: nelle contrade cosi delimitate: nord, nord ovest della S.S. n. 116 fino al confine del territorio del Comune di S.Domenica Vittoria, Floresta e Tortrici; nelle contrade site a nord, nord-ovest del fiume Alcantara e della S.S. n. 120 fino al confine del territorio del Comune di Bronte è dichiarato Zona infetta a seguito di manifestazione di carbonchio ematico

1. censimento e numerazione di tutti gli animali ricettivi all’infezione esistenti nel territorio comunale;

2. l’isolamento di eventuali animali sospetti dagli animali sani e custodia da parte del detentore degli animali morti in attesa degli ulteriori provvedimenti;

3. apposizione di tabelle indicante la malattia ai limiti della zona infetta nonché sulle porte di ogni ricovero infetto situati entro detta zona:zona infetta da carbonchio ematico;

4. è reso obbligatorio il trattamento immunizzante di tutti gli animali recettivi presenti nella zona;

5. divieto di trasferire fuori da tale zona gli animali ricettivi e qualsiasi materiale possibile vettore dell’agente patogeno;

6. divieto assoluto di scuoiamento delle carcasse degli animali morti, le quali devono essere distrutte secondo le modalità di cui al D.L. 1069/2009 e 142/2011

7. vietata la macellazione degli animali ammalati o sospetti di carbonchio ematico, non che l’esecuzione su di essi di operazioni cruenti;

8. divieto di utilizzazione del latte degli animali ammalati o sospetti;

9. divieto di introdurre nella zona infetta animali ricettivi;

10. contenimento di cani, gatti e animali da cortile;

11. sospensione nella zona infetta di fiere e mercati;

12. disciplina della monta del pascolo e della macellazione;

13. Il permesso di entrata e di uscita dall’azienda soltanto alle persone autorizzate dall’autorità sanitaria competente;

14. adottare tutte le precauzioni necessarie per l’incolumità delle persone al fine di evitare la trasmissione della malattia all’uomo;

15. impedire ogni contatto del personale di custodia con animali di altri allevamenti;

16. sospendere la movimentazione di persone dei veicoli da e per l’allevamento;

17. disinfettare accuratamente i ricoveri, le attrezzature e i luoghi dove vengono ritrovati animali morti con appropriati disinfettanti;

18. E’ vietata la raccolta, ai fini della vendita e dell’ autoconsumo, dei prodotti di sottobosco provenienti dalle zona infetta.

Il personale di vigilanza ed ispezione del Servizio Veterinario della ASP di Catania, Il Comando di P.M., Corpo Forestale di Bronte, Randazzo e Maniace, Carabinieri della Stazione di Bronte, NAS di Catania, ciascuno per la propria competenza, sono incaricati di far osservare la presente Ordinanza che entra subito in vigore.

Salvo che il fatto costituisca reato, chi viola le disposizioni della presente ordinanza è punito con la sanzione prevista dall’art. 264 del T.U. delle Leggi Sanitarie n. 1265 del 1934 e successive modifiche e dall’art. 163 del Regolamento di Polizia Veterinaria D.P.R. 320 del 1954 e successive modifiche.

Dalla Residenza Municipale lì 13 QTT. 2016

http://scomunicando.hopto.org/notizie/michele-mangione-proposito-del-carbonchio-sindaco-randazzo-dice/

 

Redazione Scomunicando.it

Recent Posts

IL FURTO AD ANTENNA DEL MEDITERRANEO – Arresti domiciliari per un 24enne

E’ stato ristretto agli arresti domiciliari l’autore del furto perpetrato ai danni della nostra emittente…

6 ore ago

TRA CLOUD E MOBILE BANKING – L’importanza di scegliere siti sicuri

TRA CLOUD E MOBILE BANKING - L’importanza di scegliere siti sicuri

6 ore ago

PROTAGONISTI AL SITU FESTIVAL 1 – Alessia Talò

Punti morbidi e strade di pietra, 2025. Filati di cotone e sassi, dimensioni variabili. (altro…)

6 ore ago

FOTO D’EVENTI – Torrenova ieri. Loredana Bertè, Amunì & Castrovinci, Piazza mare….mai così

Amunì, il Festival Agroalimentare a Torrenova, parte alla grande. (altro…)

8 ore ago

GAL NEBRODI PLUS – Riconfermato Francesco Calanna: “Governare dal basso e progettare il futuro”

Si è svolta ieri, venerdì 5 settembre, nella suggestiva cornice di Villa Piccolo a Capo…

9 ore ago

SPETTACOLI – “Mizzica, questo è Jazz”: la Sicilia racconta l’origine del Jazz con teatro e cuore

Una magia senza confini ha avvolto piazza XX Settembre a Canicattini Bagni durante il Canicattini…

1 giorno ago