Nell’aula Bachelet di Palazzo dei Marescialli Prestipino ha sconfitto il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi
Il Consiglio Superiore della Magistratura ha deciso, Michele Prestipino Giarritta sarà il nuovo procuratore di Roma, una scelta in continuità con la gestione Pignatone, con il quale Prestipino ha lavorato a Reggio Calabria e Roma come vice.
La nomina, dopo mesi di attriti e trattative – in chiaro scuro il caso Palamara – oggi è giunta alla determinazione con una doppia votazione che ha visto prevalere in seconda battuta Prestipino con 14 voti su Franco Lo Voi (Procuratore di Palermo) che ne ha ottenuti 3. Astenuti Basile, Di Matteo e Ardita. Non ha partecipato alle votazioni il vice presidente David Ermini.
Tra i candidati c’era anche il procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo, escluso dal ballottaggio.
MICHELE PRESTIPINO GIARRITTA
Nato nel 1957 a Roma da genitori siciliani, di Gioiosa Marea, Michele Prestipino è entrato in magistratura nel 1984 ed ha svolto inizialmente le funzioni di pretore ad Avezzano, poi di magistrato di sorveglianza a L’Aquila.
La sua esperienza da Pm inizia nel 1996 a Palermo dove è stato sostituto procuratore. Componente della Direzione distrettuale antimafia, ha svolto indagini importanti, dallo scandalo delle “talpe” in procura alle connessioni tra mafia, politica e sanità. Ha condotto le indagini sulle diverse articolazioni del sistema Provenzano, da quelle economico finanziarie a quelle operative e militari, che hanno portato all’arresto del capo di Cosa Nostra nel 2006, dopo quarant’anni di latitanza. Dal novembre 2008 al settembre 2013 è stato procuratore aggiunto presso la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, dove ha indagato sulla organizzazione criminale della ’ndrangheta calabrese e sulle sue ramificazioni economiche nel Nord Italia. Dal settembre 2013 è procuratore aggiunto di Roma dove ha partecipato all’inchiesta cosiddetta “Mafia Capitale”.
Di Michele Prestipino i libri “Il contagio. Come la ’ndrangheta ha infettato l’Italia” (con G. Pignatone, a cura di G. Savatteri – Laterza 2012), e “Il codice Provenzano” (con S. Palazzolo – Laterza 2008).
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