Categories: Cronaca Regionale

MILAZZO – Benziaio in fin di vita. L’agguato secondo il clichè della malavita

Si è tornati a sparare a Milazzo.

E’ successon nella serta di ieri. Il luogo è la zona di Bastione. Un grossa con due sicari a bordo si avvicina, e spara, a Palcido Latella, un benzianio di 35 anni , messinese, residente a Milazzo per ragioni di lavoro, ma anche affettive.

Vengono esplosi diversi colpi di pistola di grosso calibro verso il benzinaio che lavora presso la “BN”, un’area di servizio che si trova sull’asse viario.

Latella èferito al torace ed al polmone destro ed è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Fogliani di Milazzo dove durante la notte è stato sottoposto ad un delicato, quanto lungo, intervento chirurgico.

Sulla sparatoria indagano, a 360°, polizia e carabinieri che hanno accertato che sono stati esplosi almeno cinque colpi di pistola calibro 7,65.

Relativamente alle condizioni del ferito – secondo il primo bollettino medico – sarebbero particolarmente gravi.

Ovviamente nessuna traccia del “commando” che aveva deciso di compiere una vera e propria esecuzione nei confronti del giovane benzinaio, aspettandolo nei pressi della sua abitazione, magari dopo averne seguito l’attività e quindi gli spostamenti effettuati in serata.

Particolare quest’ultimo che dimostra che i criminali conoscessero nei dettagli le abitudini. del benzinaio.

L’agguato sarebbe stato compiuto poco dopo le 20 lungo la trafficata strada del popoloso quartiere della Piana di Milazzo, quasi al confine con Barcellona, a due passi dal torrente Mela.

Placido Latella percorreva quella strada tutte le sere.

Ora in tanti si chiedono: per la quale ragione Placido Latella “doveva morire”?.

E qui il ventaglio delle ipotesi si allarga. Fatti personali? Uno sgarro, o questioni legate alla sua attività lavorativa (il rifornimento negli ultimi mesi è stato al centro di diverse rapine ed è su una strada molto trafficata che collega Milazzo allo svincolo dell’A20), o altro ancora?

Dai primi riscontri compiuti dagli uomini del commissariato milazzese, sotto le direttive di Antonio Rugolo – titolare dell’inchiesta è il sostituto procuratore Francesco Massara ­– sembrerebbe che Latella svolgesse una vita normale.

Nessun collegamento alla malavita.

Quello di ieri è il primo fatto di sangue che si registra a Milazzo in questo 2011.

L’ultimo episodio in cui sono stati esplosi dei colpi d’arma da fuoco risale all’aprile 2009, ma allora la matrice fù passionale.

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