Nel documento Saraò ha fatto notare come sia “impensabile che ad oggi non esista nessuna forma di intervento sul territorio che possa permettere alla gente di essere informata e sensibilizzata su eventuali metodi di prevenzione.
E’ impensabile che non esista un sistema di controllo medico che venga effettuato con cadenza e che possa portare successivamente ad avere dei dati costanti sulla popolazione del territorio. Perché fino ad oggi l’Asp non ha istituito nessun protocollo medico che parta dai medici di famiglia ed arrivi fino ai vertici decisionali per consentire di avere dati certi ed inconfutabili su come si sviluppa la malattia su quali sono i soggetti maggiormente esposti, su quali siano le patologie tumorali maggiormente diffuse? E’ probabile che oggi si stia pagando in termini di tumori quanto verificatosi nell’aria della valle del mela per oltre trenta anni. Ma nessuno è in grado di poterlo affermare con certezza. Ed allora ecco perché è necessario intervenire oggi. Per evitare che le generazioni future scontino sulla loro pelle la mancanza di interventi diretti sul territorio anche sul fronte medico”.
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