Dal #restateacasa all’ #andate a casa, per l’opposione consiliare il passo è breve. La polemica dopo la nomina del nuovo assessore comunale.
Salvatore Riotta, il sindaco di Militello ieri, con prpria determinazione ha nominato il nuovo assessore comunale, in sostituzione del dimissionario Benedetto Artino Innaria. A prendere il suo posto sarà la già consigliere comunale Angela Musarra, che farà gruppo con Antonino Tomasi, Lucia Antonella Blogna, Giuseppina Miraglia Fagiano e o stesso sindaco.
Quest’ultimo le ha assegnato i comparti che spaziano dall’Agricoltura e foreste alle fiere passando dalle deleghe per l’urbanistica, i servizi tecnici e manutentivi e le attività produttive.
“Militello migliore” – il gruppo consiliare d’opposizione – esprime il suo disappunto in questa nota:
«In un momento nel quale il mondo è attanagliato dalla paura e dall’angoscia, nel quale l’essere umano di qualunque età e colore ha bisogno per quanto possibile di essere rassicurato, nel quale – sebbene sia chiaro che nessuno possa fare miracoli – ai cittadini serve la vicinanza dei propri punti di riferimento soprattutto istituzionali, non si è udita una sola parola di informazione, di presenza, di sicurezza, di vicinanza, di conforto, da parte del primo cittadino.
Il Sindaco, ad oggi, non ha dato una sola notizia, una sola spiegazione relativa all’emergenza, non si è sentito in dovere né di tranquillizzare né di informare nessuno, tant’è che tutta la popolazione si chiede dove sia e perché non ritenga opportuno far sentire la vicinanza ai propri cittadini.
Però, in questo incredibile silenzio, si è preoccupato di assicurare la giostra degli Assessori, secondo i loro accordi.
Senza nulla togliere ad Angela Musarra, capogruppo di maggioranza che da oggi riveste anche il ruolo di Assessore (alla quale auguriamo di fare un buon lavoro in futuro), l’intero paese si chiede a cosa serva esattamente il cambio al vertice in questo momento; come si possa anche solo pensare in piena emergenza sanitaria di dedicare del tempo alla turnazione degli assessori.
A quale bisogno collettivo risponde l’avvicendamento durante la “pandemia” – sì la PANDEMIA: una situazione dalla rilevanza EPOCALE, UNICA, DISASTROSA – dell’assessore con delega alle fiere, all’urbanistica, all’agricolture e alle foreste?
In una simile catastrofe mondiale, l’unica giustificazione ad una nuova nomina poteva essere data dalle competenze in materia di malattie infettive, di chimica farmaceutica, di protezione civile, ma il popolo di Militello così come ogni altro popolo non sa cosa farsene di un nuovo assessore alle fiere e ai mercatini.
Come sempre, anche oggi l’ennesima riconferma: la tempistica non è il punto forte di questa amministrazione. C’è un momento per tutto. E il momento attuale per tutto era tranne che per nominare un nuovo assessore. Bisognava fermarsi, bisognava aspettare, bisognava avere rispetto dello sconforto dei cittadini.
Questo dimostra la totale decontestualizzazione di questa Amministrazione dal mondo circostante, la sua lontananza dai bisogni della nostra gente…
E in questi giorni nei quali tutto il mondo grida “RESTATE A CASA”, noi non possiamo che dirvi “ANDATE A CASA”.»
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