Perché se ne parla sei mesi dopo? E’ un segno dei tempi: una ricercatrice italiana che si occupa di una materia molto delicata (le persone colpite da epilessia, malattia negletta spesso difficile da curare che colpisce soprattutto i bambini, sono sei milioni, dei quali 500 mila in Italia), facendo una scoperta promettente per la soluzione del problema, viene ‘rivelata’ al pubblico, ma anche alla stampa, dal Concorso Miss Italia, “programma frivolo”. Scrive “Libero”: “Omaggio al sapere da parte del mondo della bellezza che ha assegnato una targa d’onore a questa nostra connazionale”, la quale è stata insignita – prima donna in Europa – del Premio Internazionale dell’American Epilepsy Societè.
Onore, quindi, al Concorso che ha saputo mettere in primo piano una studiosa di tale livello, paradossalmente non conosciuta, premiandola in diretta televisiva davanti a milioni di persone quale “donna che rappresenta, con la sua attività e il suo esempio umano e professionale più autentico, il mondo femminile”. E, come esempio, va detto anche che “questa geniale affascinante scienziata, lavorando e studiando dieci ore tutti i giorni, anche il sabato e la domenica, alla fine è riuscita a diventare la vera signora dell’epilessia”. Emiliana, 55 anni, sposata con un medico, Annamaria Vezzani ha due figli.
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