– di Saverio Albanese –
Jesolo– La bellezza «è un biglietto da visita ma non basta. Serve, ma non è più fondamentale, è secondaria rispetto alla determinazione, grinta e preparazione».
La conduttrice tiene a sottolineare l’apertura del concorso a tutte, senza alcun pregiudizio nè razziale nè religioso. Un simbolo, in questo senso, è diventata la “Miss Eleganza Joseph Ribkoff Friuli Venezia Giulia” Ahlam El Brinis, la ragazza musulmana di origini marocchine, di cui si è molto discusso nelle ultime settimane poiché ha subito minacce sui social network per aver deciso di partecipare al concorso. «La Miss di quest’anno sarà originale, è una donna dei tempi. Sono 33 ragazze scelte fra 10 mila. Tutte bellissime, molto simpatiche, aggraziate e moderne. Questa dell’integrazione è una cosa su cui si specula molto. L’integrazione fa parte della nostra storia, è una ricchezza, ma adesso fa molta paura. Per me, però, l’intelligenza non ha colore, non ha sesso e non ha razza. Le nostre ragazze sono tutte molto italiane».
Al suo fianco ieri sera c’è stato il “viperetta” Massimo Ferrero nonché Presidente della Sampdoria e produttore cinematografico (nella sua prossima produzione cinematografica proporrà una parte alla nuova Miss Italia): «Sono molto contenta di aver coinvolto il presidente blucerchiato Ferrero perché ha portato una ventata di divertimento, una ventata di colore nel calcio italiano. Il calcio ne aveva molto bisogno. Spero di poter avere accanto a me un presidente sul quale mi posso appoggiare e che mi faccia anche ridere. Secondo me anche il pubblico ha bisogno di ridere».
Ma intanto Patrizia Mirigliani già dice di volerla anche il prossimo anno, anche se Simona preferisce attendere prima di pronunciarsi: «Chi lo sa? Ci penserò da lunedì sul mio futuro».
La ‘super Simo’ nazionale, sui concorsi di bellezza aggiunge: «devo tanto a quelli, ho imparato li’ a camminare sui tacchi e devo tanto a Miss Muretto, che vinsi ad Alassio. E’ il concorso che mi ha portato tanta fortuna; senza dimenticare, però, che partecipai a Miss Italia nel lontano 1986. Miss Italia, guidato brillantemente da Patrizia Mirigliani è una manna dal cielo per queste ragazze– la chiosa finale di Simona Ventura– un concorso serio e credibile in un sottobosco come quello dello spettacolo non sempre pulito».
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