Quindi dopo la denuncia del sindaco orlandino, Enzo Sindoni, contro la marina militare americana per la vicenda del Muos, arriva un’altra articolata contro-denuncia. Quella stilata contro il sindaco orlandino … a prima vista sembrerebbe uno scherzo, una piece teatrale, ma invece è tutto vero.
L’esposto è stata prodotto anche al Commissariato di Ps orlandino ed è nche l’occasione per rispolverare sprazzi di vita politico-amministrativa orlandina, senza sconti per nessuno e lo tesso Nino Mostrana annuncia che si costituirà parte civile..
Leggiamolo. Qui è riprodotto in maniera integrale.
5. Essendo lo scrivente assolutamente convinto che il principio consacrato in Costituzione per cui “la legge è uguale per tutti”, il sottoscritto esige che lo stesso rigore che il Sindaco Enzo Sindoni mantiene o porta in serbo, ovviamente non per tutti ma solo per alcuni, che in assenza delle prescritte autorizzazioni amministrative che deturpano il territorio comunale di Capo d’Orlando, con la costruzione abusive di quelle opere di pubblica edilizia, debba essere usato nei confronti di chiunque altro anche se risultasse l’Ente Comune con assessore ai lavori pubblici il vice sindaco Aldo Sergio Leggio e con a capo anche il Sindaco Enzo Sindoni, responsabile ed assessore all’urbanistica.
6. Le preoccupanti notizie, vale a dire quelle dettagliatamente esposte con perizia di particolari nella denuncia/querela del sindaco Sindoni riportata dagli organi di stampa, impongono e devono, oltre a fare chiarezza, anche fornire la certezza e garanzia più assoluta che nessun pericolo immediato, incomba a livello di sicurezza stradale e di pubblica balneazione, visto sia il restringimento del lido di balneazione naturale ed anche quello relativo alle carreggiate del lungomare di Capo d’Orlando, al solo fine di non far vivere angosiosamente a chicchessia, cioè orlandini e turisti che si prevedono arrivare in massa visto l’imminente arrivo della prossima stagione estiva, se la denuncia-querela presentata dal sindaco Enzo Sindoni contro il MUOS, dovesse risultare infondata, recando un danno non indifferente all’intera economia turistica siciliana, già in crisi da anni, e se il fatto costituisce un eventuale reato perseguirlo a termini di legge insieme a tutti glia altri tecnici responsabili del Comune di Capo d’Orlando, a risponderne.
7. Di fatto, qualora dovessero risultare infondate le notizie di continuazione dei lavori all’interno della base Ulmo, vale a dire che le stesse opere se realizzate paleserebbe una chiara violazione delle norme urbanistiche previste dal nostro ordinamento giuridico che impongono per l’opera da realizzare, la necessaria presenza delle autorizzazioni rilasciate dagli organismi competenti, per gli eventuali stessi reati, venga indagato per lo stesso reato il sindaco Enzo Sindoni e l’attuale amministrazione in carica, per il venir meno della mancante e relativa autorizzazione della Regione Siciliana Territori ed Ambiente, per aver edificato su suolo demaniale marittimo, la spiaggia di Capo d’Orlando, con l’allargamento e la costruzione di un nuovo muro di cinta del lungomare, quello previsto nel progetto di restyling redatto dall’ UTC, per come previsto dall’art. 55 del codice di navigazione, vale a dire che in caso di eventuali “Nuove opere in prossimità del demanio marittimo” poichè “l’esecuzione di nuove opere entro una zona di trenta metri dal demanio marittimo o dal ciglio dei terreni pubblici o privati elevati sul mare è sottoposta all’autorizzazione del capo del compartimento ” e che addirittura “per ragioni speciali, in determinate località la estensione della zona entro la quale l’esecuzione di nuove opere è sottoposta alla predetta autorizzazione può essere determinata in misura superiore fino ai centocinquantametri ed oltre, con apposito decreto del Presidente della Repubblica, previo parere del Consiglio di Stato”, quindi presupposto imprescindibile per la prosecuzione nel tratto del lungomare di Capo d’Orlando nell’area interessata dove i lavori sono attualmente in corso.
8. Per chi diffonde false notizie, e tali possono essere considerate dallo scrivente quelle diffuse dal sindaco Enzo Sindoni nel merito di possibili procurati danni delle antenne del MUOS, sia avviata d’ufficio dalla competente A.G. un’indagine nei confronti del primo cittadino di Capo d’Orlando per ” procurato falso allarme”, per stabilire il compimento di atti che fanno scattare le procedure di emergenza senza che vi sia la presenza di un evidente reale pericolo anche in casi di piccola rilevanza (ad esempio: l’utilizzo di un segnalatore di incendio in una scuola, senza la presenza di un incendio) a fatti di maggiore importanza per impatto sociale, visto che si tratta di un reato contravvezionale previsto addirittura dall’Art. 658 – ” Procurato allarme presso l’Autorità ” ovvero che “Chiunque, annunziando eventuali disastri, infortuni o pericoli inesistenti, suscita allarme presso le pubbliche autorità competenti causando altresì eventuali danni ai cittadini in ambito privato o presso enti o persone che esercitano un pubblico servizio, è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda da euro 10 a euro 516.”
9. Lo scrivente ritiene, secondo il suo personale parere non professionale, che determinate denunce fatte spesso ad ARTE ed anche molte altre fatte ad HOC dal Sindaco Sindoni, non hanno come vero valore e fine, e ancor meno perseguono, quel giusto disinteressato carattere in ambito pubblico sociale, nella fattispecie il problema MUOS, ovvero a difesa della salute pubblica dei siciliani – ma bensì di altri fini ed interessi personali studiati appositamente, molto sottili e diabolici quasi, tipo quello calcolato di ottenere una vera ” pubblicità subliminale ” nascosta tra le righe della denuncia presentata dal primo cittadino di Capo d’Orlando, per acquisire visibilità e notorietà ben maggiore di quella ottenibile solo attraverso il leggittimo ed onesto svolgimento dei normali compiti di amministratore dell’iter procedurale previsto in ambito istituzionale. Il Sindaco Sindoni, tra l’altro, non è nuovo a questo tipo di operazioni di ” restyling istituzionale ” a mezzo stampa, forse per rilanciare solo la decadutta immagine istituzionale di primo cittadino, messa in discussione dalla stragrande maggioranza dell’opinione pubblica orlandina, ed anche siciliana, come quella del tentato e fallito cambio della Piazza in onore a Giuseppe Garibaldi, per accattivarsi le simpatie di una esigua minoranza di psedo-indipendententisti siciliani, utili, eventualmente, in caso di candidature in ambito regionale, ed altre ancora, sfruttando sempre la notorietà di personaggi del mondo delo spettacolo, vedi il “Lungomare Ligabue” (costato ben 260 milioni di lire ai cittadini) o quella della nota e famosa fotomodella australiana, Megan Gale, cui voleva consegnare anni fa, addirittura, le “chiavi della città” con una suntuosa manifestazione con soldi pubblici, sulla base di alcune notizie di stampa, non del tutto vere ed ancor meno fondate, in cui si sosteneva che la stessa avvenente showgirl avesse dei parenti a Capo d’Orlando visto che suoi avi erano originari di Naso, come poi non venne e non è stato mai accertato a tutt’oggi con certezza assoluta.
10. Il sottoscritto scrivente a causa della denuncia presentata dal sindaco Enzo Sindoni relativa e nel merito dei possibili danni che potrebbero causare le antenne del progetto del MUOS alla propria salute in caso di realizzazione, è entrato in uno stato di profondo decadimento psichico- mentale a tal punto d’avergli procurato una specie rara di depressione cui giornalmente viene colpito ed afflitto, che ha peggiorato di fatto la qualità della propria vita tanto da essere costretto a ricorrere all’assistenza dei servizi sociali del comune di Capo d’Orlando, vale a dire un’apposita assistenza psicologica da parte di personale medico specializzato, che gli è stata puntualmente negata. Il sottoscritto ha altresì, a causa di questo condizionamento psicologico, è arrivato addirittura a dare mandato all’agenzia immobiliare Mantineo di Capo d’Orlando, per la ventita di tutti i suoi beni immobiliari, per abbandonare definitivamente la Sicilia a tutela della propria salute mentale e fisica personale, per arginare appunto la depressione da cui è stato colpito, a causa della denuncia-querela presentata da Sindaco Enzo Sindoni, contro la marina militare degli USA.
CHIEDE per i fatti espressi e rappresentati sopra, il sottoscritto propone formale denuncia/querela per i reati che, eventualmente, l’A.G. riscontrerà in capo al sindaco di Capo d’Orlando Enzo Sindoni e ad altri soggetti che da soli, o in concorso, si siano resi responsabili della violazione di norme giuridiche vigenti dell’ordinamento italiano e nello specifico delle leggi e norme urbanistiche varie che regolamentano il rilascio delle previste autorizzazioni necessarie per la realizzazione di nuove opere su terreno demaniale marittimo regionale, ed altri procurati in ambito privato in danno alla salute mentale e fisica del sottoscritto.
Con richiesta di punizione ai sensi di legge per i reati che nei fatti esposti saranno eventualmente riscontrati .
Dichiaro sin da subito che in caso di procedimento penale, scaturente dai fatti contenuti nella presente denuncia/querela il sottoscritto intende costituirsi parte civile. In caso di archiviazione, a norma dell’art. 408 co. 2 c.p.p., chiedo di essere notiziato
Antonino Monastra.
In data, Capo D’Orlando 24.04.2013
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