E’ morto Dario Fo, eterno ‘giullare’, premio Nobel, aveva 90 anni, 70 dei quali dedicati al teatro. Può considerarsi il più importante e famoso artista italiano dei tempi moderni. L’aspetto certamente controverso, ma unico è il contrasto tra la potenza liberatoria e libertaria del suo teatro e il grumo profondo di una mentalità politica totalitaria da Salò a Grillo passando per l’ultrasinistra. Certamente da oggi siamo un pò piu’ poveri, almeno sotto il profilo del Teatro.
E certamente senza cadere nei luoghi comuni possiamo provare a a capire, serenamente, come fosse passato dalla RSI ai partigiani e come fu possibile che assieme alla moglie difese e assistette diversi terroristi rossi (con l’apposita associazione Soccorso Rosso Militante) e tra questi assassini c’erano anche i responsabili del rogo di Primavalle, dove morirono intossicati e bruciati vivi i fratelli Mattei. Questo giusto per la cronaca.
Possiamo provare anche a capire il suo messaggio, in quel buffo linguaggio, che aveva creato, le sue canzoni, i suoi anni…ma alcuni aspetti della sua vita ci verrà sempre difficile c omprenderli.
Fo è stato un personaggio del nostro tempo.Tra miserie e ricchezze.
Ha fatto il teatro, ed anche un bel teatro.
Forse per questo ci piace ricordarlo nel “suo” Mistero Buffo. In quella scuola di recitazione nella quale era davvero un grande.
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