Cronaca

MOVIDA ORLANDINA – Quale spazio e quale ascolto viene davvero riservato alle nuove generazioni al di là del divertimento?

La riflessione di Carlos Vinci

Nel cuore pulsante della nostra Capo d’Orlando, la movida giovanile anima serate e stagioni, ma spesso offusca una questione ben più profonda: quale spazio e quale ascolto viene davvero riservato alle nuove generazioni al di là del divertimento?

In un contesto in cui i giovani rischiano di essere considerati più come consumatori che come cittadini, è urgente ripensare la loro centralità nella vita sociale, culturale e politica della comunità.

Carlos Vinci ci propone una riflessione schietta e diretta, che parte da una domanda semplice ma scomoda: stiamo davvero costruendo un futuro per i giovani a Capo d’Orlando?

 il suo intervento

“L’importanza della questione giovanile oggi nel 2025 nella società orlandina è un dato evidente, ma non appare altrettanto forte l’attenzione che alle giovani generazioni viene oggi dedicata, in termini di ascolto, di stimolo e di supporto, se non solo quella dell’intrattenimento o divertimento anche collegata ad un fattore economico.

La considerazione dei giovani come categoria di consumatori è nei fatti preminente rispetto alla valorizzazione del loro ruolo di cittadini ed è proprio per questo motivo che lo studio della condizione giovanile deve rendere più presente la necessità e le speranze di coloro che già oggi incarnano il futuro della nostra cara Capo d’Orlando.

Non confondiamoci l’idea parlando di futuro giovanile, di sviluppo e di turismo.

Cosa si è fatto nella nostra comunità ad oggi e quali aspettative daremo ai nostri figli in questa realtà in cui viviamo?

Le nuove generazioni sono fisiologicamente esposte a queste trasformazioni, manifestando atteggiamenti e valori che assumono la condizione di incertezza non più come una carenza, ma come un dato strutturale delle relazioni sociali.

Nella nostra Capo d’Orlando l’intersecarsi di incertezze e di non opportunità, si profila come problematico: se da un lato esistono sulla carta nuove prospettive, dall’altro non appare semplice liberarci dai vecchi disagi.

Oggi ci chiediamo: esistono ancora persone disponibili pronte a continuare questa missione sospesa?

Personalmente credo di no, molti giovani che ho conosciuto in questo periodo e che hanno avuto un ruolo nella vita politica, non hanno dato nessuna continuità ad un pensiero comune e nuovo per dare speranza vera di rinnovamento del paese.

Adesso bisogna vedere i fatti”.

Carlos Vinci

Redazione Scomunicando.it

Recent Posts

IERI SERA A TINDARI – Tra “Festa” e Sacralità

Le foto di Natale Arasi (altro…)

1 ora ago

AD ACQUEDOLCI – La piazza rompe il silenzio: arte, musica e denuncia civile per Gaza e martedì l’incontro con Mazzeo

Il 4 settembre. E martedì 9 settembre, ore 18:00 ci sarà l'incontro con l'attivista dei…

3 ore ago

GRAZIELLA DE PALO – La giornalista che l’Italia (vigliaccamente) ha dimenticato

Questo articolo è dedicato non ai tifosi da tastiera delle opposte fazioni mediorientali, ma a…

15 ore ago

IL PREMIO “PICCIRIDDA” – Nel ricordo di Rita Atria quest’anno consegnato a Giuseppe Antoci: memoria, impegno e rinascita

La memoria di Rita Atria continua a vivere e a trasformarsi in un faro di…

16 ore ago

FORMAZIONE INNOVATIVA – La spiaggia di Testa di Monaco Natural Beach diventa un’aula

     Formazione innovativa sulla spiaggia: l’ITET “Caruso” di Alcamo porta l’aula tra sabbia e…

17 ore ago