La scelta del Governo di sospendere per due anni la decisione sul futuro del progetto di costruzione del Ponte sullo Stretto, nell’attesa di verificarne la fattibilità tecnica e la sostenibilità finanziaria (lasciando intendere, peraltro, di volere concedere appalti per opere “a terra” per il raggruppamento d’imprese guidato da Impregilo), riapre nuovamente la partita, dando ragione a chi, nel movimento No Ponte, ha sempre sostenuto che il vero obiettivo è l’ iter, non necessariamente la costruzione del manufatto d’acciaio e cemento.
Luigi Sturniolo (Rete No Ponte)
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