MUSICA & ETICA – La PFM a Milazzo “impressioni di dissenso”
Cronaca Regionale

MUSICA & ETICA – La PFM a Milazzo “impressioni di dissenso”

 

Un concerto atteso, perchè loro, la Premiata Forneria Marconi, sono certamente amati da più generazioni, ma,  per il “contest” dove si svolgerà ha già creato una vera e propria polemica al punto che c’è chi si tasserebbe per eventuali penali pur di non farli esibire. Ecco la lettera di Oliviero Lopes tratta fa facebbok ( postata da Francesco Mastrolembo).

milazzo_raffineria_mare_blu_thumb307_Mi chiamo Oliviero, sono un musicista, la PFM è uno dei gruppi che più ho amato e vivo a Milazzo.

Di ritorno a casa ieri mi sono imbattuto nei manifesti pubblicizzanti l’imminente concerto nella mia città e non ho potuto fare a meno di scrivervi per manifestare la mia più profonda delusione, da fan e da cittadino pensante quale sono diventato anche grazie alla vostra musica, che ha avuto il merito di formarmi emotivamente e moralmente: mi chiedo come una band storica come la PFM possa accettare di prendere parte attiva ai festeggiamenti per l’anniversario di un’azienda che abusa dell’ambiente e della salute dei cittadini solo per massimizzare il proprio profitto, mi chiedo come possano musicisti così stimati e che io ritenevo di altissima caratura morale accettare soldi ottenuti dal più bieco sfruttamento territoriale, guadagnati su un modello di sviluppo che mortifica il nostro patrimonio culturale e ambientale perseguendo logiche mafiose, mi chiedo come Franco Mussida, Franz di Cioccio, Patrick Djivas e Lucio Fabbri che da quarant’anni sono un baluardo della musica d’arte italiana, possano accettare di diventare ingranaggi dello sporco e squallido mercato petrolifero.

milazzo_raff_064 A Milazzo la percentuale di tumori alle vie respiratorie tocca ormai da decenni percentuali stratosferiche, di molto più alte alla media nazionale e il comune è stato già diverse volte sanzionato dagli organismi internazionali per aver oltrepassato le regole per la salvaguardia ambientale. Milazzo è una cittadina stupenda che potrebbe sguazzare nella ricchezza solo grazie al suo potenziale turistico, invece i ragazzi come me sono costretti a scappare perché l’unico futuro che gli si offra è un qualche tipo di manovalanza precaria all’interno dell’impianto raffinatore. La Raffineria Mediterranea continua a comprare il silenzio e l’approvazione di una massa cittadina culturalmente troppo umile a suon di “tangenti” come manifestazioni del genere, comprano la nostra salute ristrutturando un marciapiede o offrendoci uno spettacolino musicale sul lungomare, barattano la nostra vita con i loro profitti.

La Sicilia è una terra povera e martoriata e molti vedono nella Raffineria una delle poche fonti capaci di creare occupazione e benessere economico, dunque il dibattito è più che mai acceso perché molte famiglie di Milazzo vengono sfamate dagli stipendi erogati dai petrolieri; io lotto perché questa realtà possa cambiare ma non voglio entrare qui nel merito della questione, quel che è certo è che il cinquantennio di questo MOSTRO non richieda certo nessun tipo di festeggiamento, neanche da parte di chi ne trae quel giovamento essenziale alla sopravvivenza perché se da un lato le ciminiere gli permettono di portare il pane in tavola dall’altro distruggono lentamente la loro realtà a partire dall’organismo.

milazzo_raffineriaAnch’io provo a vivere di musica e so cosa significhi etica lavorativa, ma ci sono certi ingaggi che non andrebbero nemmeno considerati perché imbeccare cadute di stile come questa alle porte dei settant’anni significa molto più che una sconfitta personale, così state facendo perdere tutti quelli che hanno creduto in voi e che hanno imparato qualcosa dalla vostra musica.

 Perciò spero questa lettera possa aprirvi gli occhi, non credo che proprio voi possiate biasimare una delle voci di quel popolo che “sempre piagnucola, non gli va mai bene niente. Chissà perché?”.

Vi ho applaudito in tantissimi concerti negli ultimi anni, ho percorso chilometri e fatto sacrifici economici per potervi ascoltare, ma se sabato prossimo salirete su quel palco, se deciderete di sedere al banchetto con Sua Maestà, sarò costretto a fischiarvi con tutta l’aria che ho in corpo.

 Oliviero Lopes

Centinaia le condivisione di questo testo e tantissimi commenti. Così “Terminal Milazzo” aggiunge :Se ragioni contrattali vi impediscono di rescindere il contratto, vi informiamo che i cittadini milazzesi che lottano per la salute e per l’ambiente sono disponibili a pagare loro la penale e di richiedere un Vostro concerto, sempre a Milazzo, ma questa volta di solidarietà con le tante vittime dell’inquinamento. Milazzo e il comprensorio del Mela sono pesantemente penalizzate dall’inquinamento. Il tasso di mortalità per cause tumorali supera il 40% delle morti totali! Allora sì che saremo in tanti ad applaudirvi, per la vostra scelta coerente.

Ignazio aggiunge : molte band locali hanno deciso di non partecipare alla selezione per evitare di far passare un messaggio non voluto.

Il consigliere Carmelo Formica comunica che ha inviato una nota al sindaco nella quale si sofferma sui festeggiamenti che la Raffineria terrà in città in occasione dei 50 anni di attività. Nel giudicare positivamente la disponibilità dell’azienda a collaborare economicamente nel potenziamento della rete di monitoraggio, Formica chiede al sindaco di attivarsi per ottenere dalla Ram anche un contributo finalizzato alla realizzazione di ambulatorio di oncoematologia pediatrica ed evidenzia che i soldi spesi per organizzare gli spettacoli, come il concerto della Pfm (Premiata forneria Marconi previsto in Marina Garibaldi sabato 26 maggio) potevano essere destinati per sponsorizzare il servizio di refezione scolastica in atto sospeso …

Durissima nel commento Ketty Bertuccelli del ha pubblicato qualcosa suCIRCOLO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA MILAZZO “50 anni di raffineria…..non c’è proprio un cazzo da festeggiare”.

23 Maggio 2012

Autore:

admin


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