Intervista realizzata da Giulia Quaranta Provenzano
Oggi la nostra libera collaboratrice Giulia Quaranta Provenzano ci propone un focus su Sin De. È possibile visionare il profilo Instagram di
Buongiorno! Ti domando subito qual è stata la cosiddetta molla interiore che ti ha portato a intraprendere il tuo viaggio musicale e qual è oggi il motore che ti fa proseguire con impegno, dedizione ed entusiasmo tale tuo percorso. “Buongiorno a te, Giulia! La mia molla interiore è una passione innata per la musica, emersa inequivocabilmente all’EXPO 2015 – assistendo all’ALBERO DELLA VITA, con le colonne sonore di Roberto Cacciapaglia. Ad oggi continuo a perseguire tale mia passione appunto, così da provare a portare all’attenzione del grande pubblico quella cosiddetta fetta costituita dall’immaginario gotico di cui proprio la musica è carente”.
Da piccolo a cosa, forse, immaginavi di dedicarti una volta divenuto adulto e che bambino sei stato? Attualmente, invece, come descriveresti la tua personalità? “Da bambino, inizialmente, sognavo di fare il pilota di aerei. Sin dalla tenera età viaggiavo spesso con la mia famiglia e altrettanto spesso ci siamo trasferiti …e la voglia di viaggiare tutt’ora mi accompagna. Ero un sognatore ingenuo e facilmente malleabile, mentre ora sono più irremovibile ma comunque sono sempre pronto a dare il cuore per le persone a me care”.
L’ambiente geografico e sociale (compreso quello familiare) e l’epoca in cui vivi, ma altresì i primi input ricevuti durante l’infanzia, quanto e in che modo sono stati e sono o no fonte d’ispirazione e determinanti per la tua creatività? “Posso dire che, molte volte, la mancanza di una madre mi fa accettare con estrema difficoltà la rottura di una relazione – soprattutto se la rottura è dovuta a motivazioni fallaci, ma sono tutte esperienze che fungono da “carburante” per la mia ispirazione. La città in cui vivo, Torino, attualmente sta diventando un altro punto fondamentale per la mia musica… anche se, per un certo periodo, l’ho detestata”.
Che cosa rappresenta per te la musica? “La musica rappresenta il mio ossigeno, la mia essenza ed è diventata anche il mio stile di vita (tant’è che se non vesto di nero esoterico, mi viene difficile uscire di casa ahahah)… il pregio della mia, di musica, è la possibilità di riuscire a dare un’identità allo stile gotico”.
Quali sensazioni ed emozioni provi quando scrivi e canti e vi è un modus operandi che solitamente adotti, ovverosia in base a cosa e come procedi nella genesi delle tue tracce? “Scrivere riesce a darmi sollievo e ciò anche in quelli che già sono momenti di benessere – io, quando registro, senza il benessere appunto non riesco ad imprimere il massimo delle emozioni”.
I ricordi e la costanza, la pianificazione e la progettualità, la sperimentazione e l’osare, la razionalità e l’istinto quanto e in quale maniera sono rilevanti nel tuo percorso professionale? “Ognuno di questi citati punti è estremamente fondamentale per me, difatti la mancanza di anche soltanto uno di loro porta unicamente a maggiori limitazioni… e, per eliminare queste limitazioni, bisogna adottare il giusto mindset. Io, tuttavia, solamente nell’ultimo periodo ho cominciato ad osare maggiormente – cercando di aprirmi a più possibilità”.
In che cosa identifichi la bellezza e quanto ti sembra che sia importante – nella carriera di un cantante – l’immagine? “L’immagine, secondo me, è estremamente fondamentale per un artista… anche solo l’estetica, fisica, risalta all’attenzione del pubblico e ciò sia nel bene che nel male. Per veicolare il pubblico per l’appunto, ovviamente bisogna avere del buon contenuto alla base”.
Benché io non voglia indurti ad alcuna preconfezionata categorizzazione riduttiva e ingabbiante, dal tuo punto di vista, cos’è e come riconosci l’Amore (sia esso amor proprio, per altre persone e animali, per idee e ideali, per situazioni, luoghi, attività e molto altro ancora)? “L’amore è un concetto che ancora non sono riuscito a comprendere appieno, penso però che la dedizione e il rispetto siano fondamentali per provarlo in ognuno dei contesti da te menzionati nella domanda”.
Quale ipotizzi che sia la tua peculiarità artistica e quale supponi che sia la caratteristica più apprezzata da coloro con i quali collabori, nonché dai tuoi ascoltatori? “La mia peculiarità artistica, oltre ad uno stile unico in città e fuori città, è la mia poliedricità a livello di cose che faccio… mi occupo infatti non solo del testo ma anche della produzione, del mix, del master, della grafica, del marketing e del lato visivo dei miei pezzi. Penso che, quando ciò di me viene scoperto, sia uno dei miei lati più apprezzati”.
C’è qualche tuo/a collega che stimi particolarmente e con il/la quale saresti propenso a lavorare assieme stabilmente e/o a fare un feat? “Nell’ultimo periodo, sto apprezzando particolarmente Blanco e Michelangelo per la loro ricerca di nuovi sound a tratti vintage… e persino un po’ esoterici”.
Qual è il tuo parere inerentemente le potenzialità o meno dei social network e il loro utilizzo e inoltre, ad oggi, parteciperesti volentieri a qualche talent show e/o reality? “Sono del parere che i social network abbiano un’enorme potenzialità ma che il loro utilizzo, per poter essere massimo, debba avvenire secondo un approccio totalmente artistico cosicché funzionino veramente. Osare è fondamentale e, sempre rimanendo focalizzati su quest’ultimo concetto, senza dubbio in futuro di talent show ne voglio fare almeno uno”.
Pensi che esista il destino e, se sì, secondo quali termini? Ti sei mai interrogato a proposito della sussistenza del male nel mondo in rapporto alla presunta bontà, onnipresenza, onniscienza e onnipotenza della divinità e del suo operato (cioè sulla questione della Teodicea)? “A mio avviso, il destino esiste e penso che – per poterlo attrarre a proprio favore – sia necessario cercare di sfruttare qualsiasi occasione che possa rivelarsi consona ai propri obiettivi e così andare a proprio vantaggio (ovviamente, tutto ciò, mantenendo la giusta etica e il giusto raziocinio). Per quello che riguarda il bene e il male, ho idea che non possa esistere l’uno senza che ci sia l’altro”.
Infine, prima di salutarci, vuoi condividere con noi se hai delle novità in cantiere a stretto giro e taluni eventuali progetti a più lungo termine? “Ho già preparato i brani da fare uscire l’anno prossimo e, come sempre, racchiudono la storia VERSO IL TRONO. Il Trono è il progetto che sto portando avanti a lungo termine… per essere compreso totalmente, da chi vorrà scoprire meglio di cosa si tratta, non resta che seguire il mio percorso”.
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