GLI STATO ASOCIALE NASCONO NEL 2003 MA MUSICALMENTE SI INIZIA A PARLARE DI LORO SOLO NEL 2006/ 2007; IN QUEI 3/4 ANNI CI SONO STATI VARI CAMBIAMENTI DI FORMAZIONE E QUINDI OGNI CAMBIAMENTO SIGNIFICAVA RIPARTIRE DA ZERO.
FINALMENTE NEL 2006 LA BAND E’ FORMATA, AL COMPLETO E AFFIATATA E POCO TEMPO DOPO, NEL 2007 INIZIANO A VEDERSI NEI PRIMI CONCERTINI, FINO AL 2008 QUANDO FANNO USCIRE IL LORO PRIMO CAPOLAVORO, IL DEMO “PROUD NATIONALIST Oi! MUSIC”.
IL DEMO PRESENTA 5 TRACCE E HA UNA TIRATURA A 300 COPIE.
A SETTEMBRE DEL 2009, DOPO GRANDI SACRIFICI DA PARTE DI TUTTI ESCE FINALMENTE IL LORO PRIMO CAPOLAVORO, UN CD COMPOSTO DA 12 PEZZI STRADAIOLI, CON LO STILE Oi! TIPICO DEGLI STATO ASOCIALE; IL CD SI INTITOLA “GREZZO, STUPIDO & CATTIVO”, VIENE PRODOTTO DALLA BARRACUDA RECORDS E HA UNA TIRATURA DI 1000 COPIE.
DA SETTEMBRE 2009 A SETTEMBRE 2010 GLI STATO ASOCIALE SFONDANO NELL’AMBIENTE SKIN ITALIANO ED ESTERO, VENGONO INVITATI AD UN SACCO DI CONCERTI PER TUTTA L’ITALIA E IN QUALCHE PAESE EUROPEO; PARTECIPANO ANCHE A GRANDI EVENTI E SUONANO ANCHE NELLA NOSTRA COMO.
IN QUESTO ANNO PIENO DI IMPEGNI LAVORANO ANCHE AD UN NUOVO LAVORO CHE USCIRA’ PROPRIO NEL SETTEMBRE 2010: IL LORO PRIMO VINILE INTITOLATO “OLTRE LA GLORIA”
LE TEMATICHE AFFRONTATE IN TUTTI I LORO LAVORI SONO QUELLE CLASSICHE DELLA SCENA SKINHEAD: BIRRA, LAVORO, BOTTE, STADIO, GOLIARDIA, WORKING CLASS, ECC. ECC..
APPUNTO PERCHE’ PRENDONO ESEMPIO DALLA VITA QUOTIDIANA E DALLA CRUDA REALTA’, GLI STATO ASOCIALE NEI LORO TESTI NON FANNO PROPAGANDA POLITICA NE TANTOMENO SONO INFLUENZATI DALLE PAGLIACCIATE DEI POLITICANTI…
LORO SONO SKINHEADS ODIATI & FIERI!!!!!!!!!!!!!!!
MUSICALMENTE GLI ACCORDI SONO SEMPLICI, LA VOCE E’ GREZZA E I SUONI MOLTO RABBIOSI; IN POCHE PAROLE UNA VERA Oi! BAND CON UN SUONO TIPICO DEI VECCHI MA INDIMENTICABILI ANNI ’80.
IL VINILE “OLTRE LA GLORIA” PROPONE 3 BRANI NUOVISSIMI; NEL LATO A E’ PRESENTE “OLTRE LA GLORIA”, NEL LATO B CI SONO RISPETTIVAMENTE “ODIATI & FIERI” E “SKINS & PUNX”.
ALL’INTERNO TROVIAMO FOTO DELLA BAND E TESTI; IL VINILE E’ RIPROPOSTO IN 3 COLORI E HA UNA TIRATURA DI 254 COPIE.
OTTIMO LAVORO DIREI!!!!!!!!!!!!!!!!!
Prodotto da: BARRACUDA RECORDS, tratto da Militia
02. Appunto, la storia ha rimandato la vostra apparizione live di qualche anno… anni in sala prove senza una line-up stabile fino all’ultimo periodo. Vuoi raccontarci qualcosa di quegli anni?
Qui nessuno sapeva minimamente non dico suonare uno strumento, ma nemmeno accendere l’amplificatore (hai una minima idea di quante ore abbiamo perso a cercare di capire come funziona?).
04. In un periodo dove molte band virano su nuove sonorità per l’ambiente, voi invece rimanete ancorati a sonorità old style. Molti vi hanno paragonato, come sonorità, addirittura ai Nabat. Dal vivo spesso fate molte cover di vecchi gruppi (Rough, Combat 84, Cock Sparrer, etc.), da dove nasce questa passione per l’old school punk? Musicalmente quali sono i vostri punti di riferimento?
Siamo una skinhead band, cos’altro potremmo suonare se non street punk music? Come appunto si intuisce già dalla domanda, il riferimento del gruppo è quello del “real oi”, ossia anni ’80 a manetta. Che assomigliamo ai Nabat lo dicono forse gli altri… ma magari!
05. Una canzone del vostro demo vi ha creato qualche incomprensione con la scena hardcore punk, volete spiegare esattamente qual’è la vostra visione a riguardo?
Non ci sono incomprensioni, con chi ha chiesto spiegazioni al di là del primo impatto non ci sono stati problemi. Noi non abbiamo niente contro l’hardcore punk né contro chi lo suona. Per farti l’esempio sabato, a Bolzano, suoneremo con due hardcore punk bands. A Rieti, in uno dei nostri primi concerti, avevamo suonato con i Macchina Targata Paura, a Siena avremmo dovuto suonare con gli Hate For Breakfast (poi il concerto è stato annullato, ma vabbè). Noi diciamo solo che gli skinheads che snobbano il punk rock per dedicarsi all’hatecore o roba simile, perdono il proprio stile, la propria cultura, la propria identità… soprattutto se giovani. Che cazzo fai a fare lo skinhead se non ti piace niente dell’essere skinhead? Skinhaed per noi è più di un “codice di vestiario”. È tutto. Se hai 20 anni, sei appena arrivato e non ti piace lo street punk, che cazzo ti vesti da skinhead? È un prendersi in giro!
06. Avete suonato una ventina di date fino ad oggi, qual’è stato il concerto in cui più vi siete divertiti e quello assolutamente da dimenticare?
Beh considerato il fatto che al 90% delle volte ci si sbronza, ce li siamo già scordati tutti, ahahah! Scherzi apparte, io devo pubblicamente ringraziare i ragazzi di Como, qualche settimana fa abbiamo suonato da loro. Hanno organizzato una gran festa ed è stato divertentissimo suonare lì! Ambiente piccolo, pubblico partecipe. Ci siamo veramente divertiti (qualcuno si è pure veramente sbronzato!). Per non parlare di quella pizzeria abbandonata sui monti abruzzesi, primo concerto della band in assoluto! Grazie al gruppo abbiamo conosciuto anche ragazzi in gamba come gli skinheads di Lucca con i Nessuna Resa, Terra Di Mezzo con gli skinheads di Vicenza e i vari Pino e Tony che ci hanno fatto suonare con i Sud X.T., i ragazzi di Bergamo che ormai sono una presenza costante ai nostri concerti. Senza contare gli sfizi che ci siamo tolti, qui a Trento abbiamo suonato molto bene in novembre davanti a trecento persone, cosa che fino a tre anni fa sarebbe stata impensabile. Concerti brutti non saprei, in sé mai nessun concerto è brutto. Abbiamo suonato in posti grandi come la mia stanza da letto davanti a trenta persone e ci siamo divertiti da morire, abbiamo suonato in posti fighissimi davanti magari a duecento persone e ci siamo rotti i coglioni. È il pubblico che rende il concerto stupendo o ‘na merda. Se ti ritrovi con gente che sale sul palco incitandoti, gente mai vista che conosce le canzoni a memoria e ti ruba il microfono per cantarle, gente che nella foga fa volare le casse dell’impianto come fai a non divertirti? Allo stesso modo se quando suoni ti ritrovi con un vuoto intorno con la gente che ti guarda con le braccia consorte è inevitabile che ti rompi i coglioni. Detto questo possiamo catalogare come concerto da dimenticare uno dei primi a Trento dove, mentre suonavamo, qualcuno ha avuto la brillante idea di svuotare la sala spruzzando peperoncino nell’aria… l’aveva trovato in giro e pensava fosse una bomboletta di profumo. Fai conto che eravamo alla quarta canzone e il locale si stava svuotando velocemente, la gente stava letteralmente correndo fuori. Non puoi capire che sensazione quando ad un certo punto la gola mi brucia e… e capiamo tutto! Fai conto ‘na cinquantina di persone in pieno inverno fuori dal locale con gli occhi arrossati che sputa e bestemmia contro chi ha usato la bomboletta spray!
08. Avete suonato con numerosi gruppi anche nuovissimi, c’è qualche gruppo in Italia che vi sentite di consigliare caldamente?
A me sono piaciuti i nostri quasi omonimi Stile Antisociale di Forlì (FC) che dal vivo sono meglio che sul demo d’esordio. Citazione anche per i Nessuna Resa di Lucca. Però, cazzo, se ci fossero gli N.F. Skins in attività sarebbe il gruppo più vicino al nostro modo di vedere lo street punk. E non lo dico più che per la musica, ma proprio per la rabbia e la cazzutaggine dei testi!
09. So che avete in progetto a breve: un singolo su vinile. Ci potete dire qualcosa sulle canzoni che usciranno? Dopo il singolo c’è altro che bolle in pentola?
A maggio andiamo a registrare il singolo, hai detto bene. Saranno probabilmente tre pezzi, uno è “Strength thru oi!” suonato come si deve (dimenticatevi il demo!), il resto: sorpresa! Ma sono già pronti, stiamo ridefinendo i dettagli. Dopo il singolo su 7” credo che ci dedicheremo ad altri nuovi pezzi per il secondo album, sempre in linea con il precedente.
Parlare di cinque dischi è riduttivo, diciamo comunque che per avere una nozione di base e sapere di cosa si parla quando si parla di street punk diciamo che sono da considerarsi obbligatori:
11. Credete nel binomio musica-politica? Siete vicini a qualche partito politico?
Mah, è un discorso complicato. La politica musicata fatta tanto perché “fa molto militante” mi fa cagare, slogan ormai triti e ritriti, frasi buttate lì, refrain filofascisti… diciamoci la verità: si rasenta il ridicolo, ma ci sono anche band che sanno dire cose politicamente intelligenti attraverso la musica. Dipende dalla qualità umana di chi fa le cose, non si può ragionare per partito preso. In linea di massima la musica può essere politica, ma bisogna sapere di cosa si parla, piuttosto che fare una canzone piena di slogan io lascerei perdere e parlerei di fatti concreti, di vita reale, cercherei una visione più stradaiola della politica. Certo è che per una skinhead band non è facile affrontare la politica senza scadere nel folclore becero, o al contrario, senza fare testi che sembrano più da musica alternativa che da gente in bomber ed anfibi. Detto questo la band è totalmente indipendente da partiti, associazioni e politica.
12. Come ultima domanda ecco a voi un tema molto scottante: cosa ne pensate di un’ipotetica “unità d’area”? È possibile secondo voi? Porterebbe a risultati importanti?
L’unità d’area è una cagata mostruosa. Ciclicamente quando ci sono le elezioni se ne riparla, sembra che la cosa più importante per l’area sia unirsi sotto una sola sigla per portare a casa qualche risultato elettorale. L’area ha migliaia di problemi, il fatto che si sia divisi in migliaia di sottogruppi e fazioni è davvero l’ultimo dei problemi se proprio il problema è che questi gruppi si fanno la guerra tra loro per incomprensioni ridicole.
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