Cultura

MUSICHE & RICORDI – Impensabile non associare a Bent Parodi quella “Una Notte su Monte Calvo” ascoltata a Villa Piccolo

Un atmosfera suggestiva ha fatto da cornice in uno dei luoghi più belli e magici del territorio, dove storia, natura, cultura e poesia si coniugano, al ritorno dell’Orchestra Sinfonica Siciliana a Villa Piccolo. Complimenti al presidente della Presidente della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, l’avvocato Andrea Pruiti Ciarello,  per quanto fatto.

La presenza di oltre 500 persone di pubblico, assieme a tanti sindaci e amministratori dei Nebrodi, oltre alla presenza dell’assessore regionale agli enti locali, l’on. Bernardette Grasso, dimostra non solo un giusto apprezzamento verso la più grande Orchestra del Mezzogiorno ma anche l’importanza fondamentale della Fondazione Piccolo per il rilancio turistico e culturale del territorio provinciale e siciliano.

“Villa Piccolo rappresenta – spiega l’avvocato Andrea Pruiti Ciarello – un bene culturale che appartiene alla provincia di Messina e alla Sicilia intera e noi faremo di tutto per valorizzarlo, assieme a tutti quelli che, come me, sono convinti che la cultura può essere il più grande volano di sviluppo sociale ed economico della nostra terra. Grazie a tutti.

E’ stato, dopo dodici anni, un importante ritorno, quello de l’Orchestra Sinfonica Siciliana a Villa Piccolo, che ha presentato, sotto la direzione del maestro SALVATORE PERCACCIOLO, un programma davvero intenso, spaziando da Musorgskij a  Puccini,da Rimskij Korsakov a Cajkovskij, fino all’overture di Giuseppe Mazzamuto, in prima assoluta.

Andrea Pruiti. rivolgendosi agli orchestrali ha commentato. “Ringrazio la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, il suo presidente ed il sovrintendente per avere consentito l’organizzazione di questo splendido concerto a Villa Piccolo. Abbiamo riallaccio un filo che si era interrotto dodici anni fa. Grazie alla convenzione che abbiamo sottoscritto la grande musica tornerà spesso ad allietare il giardino magico del barone Casimiro Piccolo di Calanovella”.

Inevitabile, ascoltando “Una notte su Monte Calvo” non pensare, e non c’è ne voglia nessuno, a “il Presidente” Bent Parodi, avvertendo che la sua presenza, su quelle note, aleggiava in quel luogo, con tutta la sua eredità umana e culturale che ci ha lasciato.

Redazione Scomunicando.it

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