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Nautica “Made in Italy” – Anna Marino fa rotta su Malta

Sulla crisi globale che ha colpito il mondo intero si è già detto tutto e il contrario di tutto.

Punto fermo nelle analisi di quasi tutti gli esperti vi è la particolare situazione economica di alcuni paesi dell’Europa del Sud, tra cui, in particolare, Spagna, Italia, Grecia e Portogallo.

Ma c’è un paese che sembra fare eccezione, per molti aspetti, a questo quadro a tinte fosche: Malta.

Un territorio dove sussistono dei fattori di dinamismo di grande rilevanza.

Le parole chiave, che sempre più sembrano descrivere lo scenario di chi vuole lavorare e investire a Malta, sono: burocrazia leggera, clima business friendly ed una serie di intereventi statali sulla popolazione, a partire da un sistema sanitario particolarmente efficiente, che regalano all’isola un clima di benessere e stabilità.

Ottimismo.

In questo contesto, utilizzando e mettendo a frutto l’esperienza maturata in questi anni, la credibilità acquisita, la quota di mercato rilevante che mantiene ora la manager della nautica isolana afferma: “Non posso che ringraziare chi in questi anni, facendo sacrifici insieme a noi, ha creduto nel nostro marchio, affermandolo su un mercato competitivo e selettivo, ricavandone sempre lustro e gratificazioni. Oggi, in un mercato che cresce, bisogna continuare a crederci, investendo sugli investimenti fatti, e queste esperienze  possono diventare ancora patrimonio di tanti”.

Snella, efficiente e leggera la “Marino” quindi cerca partner:  “Si, ma non solo per il mercato maltese,  non uno qualsiasi, o tanti, devono essere dei professionisti, in grado di “leggere” il mercato, che indovinino le rotte da seguire, che sappiano essere sempre professionali e affidabili come lo è il nostro merchio”.

E continuando: “Ma non abbiamo remore a far da soli. Abbiamo una rete di consulenti in terra maltese che ci danno credito, tra banche, finanziare, rivenditori e distributori”.

Infatti anche per attrarre sempre più investimenti stranieri, i tempi e le procedure dell’apparato amministrativo e fiscale maltese sono diventati molto veloci e l’Ambasciata di Malta a Roma ma anche gli uffici italiani a Malta sono disponibili a pianificare molti degli interventi dove ormai l’on-line la fa da padrona.

Quindi Anna Marino, oggi, a dispetto della crisi che investe il mercato italiano, è pronta a mettersi ancora in gioco.

Il fallimento del salone nautico di Genova, è la testimonianza dei buco nero che inghiotte la nautica italiana, e lei  punta sul lavoro e sul fare impresa a Malta

“E’ un crocevia tra Medio Oriente, Nord Africa e Europa – dice – Fattori che, insieme ad un’economia fondamentalmente stabile, ne hanno fatto quello che anche Il Sole 24 ORE ha definito un hub economico a basso costo”.

E continuando: “Ovviamente il mare resta un elemento, anche economico, di primaria importanza per l’economia maletese.

L’isola vive sul mare.

I maltesi amano quest’elemento e lo vivono tutto l’anno.

Una barca è l’equivalente del nostro motoscooter,  e molte attività turistiche utilizzano già le mie imbarcazioni”.

E aggiunge: “Si sviluppa attorno alla nautica un grande interesse ed i flussi verso l’isola, anche grazie al settore del gioco, dei casinò, dell’imparare le lingue, determinato numeri importanti, non solo nel turismo, quasi la scoperta di una seconda casa vacanza in lingua inglese, per noi siciliani a meno di tre ore di catamarano”.

Esserci in maneira sempre più predominante, quindi per Anna Marino, è una cosa importante anche per quello che viene definito “elevato valore aggiunto”

Del resto la presenza italiana a Malta, in termini di imprese, è qualcosa di ormai consolidata, proprio per la vicinanza geografica.

L’Italia è poi un importantissimo partner commerciale e qui Anna Marino vuol far brillare le “stelle” della sue barche facendo incontrare la domanda con l’offerta.

Malta è stata, in questi anni, una vetrina importante per il marchio della nautica gioiosana, ma anche set per numerosi servizi fotografici che l’azienda ha realizzato per promuovere le nuove linee del cantiere, e qui ha spesso presentato la sua produzione, caratterizzata sempre più da un look cromatico con  rifiniture di grande importanza.

Tra le barche più gettonate  sui lidi maltesi l’Aker, l’Iside, l’Iride, la Gabry e la Egle, un quattro metri di categoria superiore.

E concludendo: “Ormai siamo nella fase operativa, a settembre vorremo già definire i primi passi autonomi, consulenti, ma anche web master e pubblicitari, ci stanno seguendo  in quest’importante transito che segna la rotta di nuove espansioni del marchio “Marino”, tra i più significati dell’attuale made in italy della nautica.

Sono molte le persone che ci seguono, ci pressano, ci invogliano ad approdare in maniera diversa sull’isola, tra le più belle del mediterraneo,  stiamo cercando di capire le esigenze dei nostri nuovi clienti, di chi rappresenterà il marchio aziendale, non vogliamo sbagliare nulla”.

 

 

 

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