Vertenza Castello: Pippo Pizzino l’imprenditore siciliano che da tre giorni ha avviato, a Milano, in piazza Cordusio, uno sciopero della fame per sensibilizzare il mondo finanziario-politico sul problema occupazionale, 300 posti di lavoro oltre l’indotto, e del lavoro delle sue aziende ormai vicine al collasso raccoglie, dopo quelle dei sindacati, la solidarietàdei sindaci del comprensorio, dei dipendenti, riuniti in un sit-in permanente presso la sede di Brolo, mentre anche i grandi media accendono i fari dell’attenzione sulla vicenda che viaggia, pesantemente, anche sulla rete e su facebook dove è stato realizzato un gruppo di solidarietà.
Dunque monta la notizia, si accende l’interesse, si crea un dibattito politico sulla vicenda “Castelloâ€Â, ed è forse quello che Pippo Pizzino, che da giovedì rifiuta il cibo è ed seduto sotto la direzione nazionale dell’Unicredit di Milano, desiderava ed auspicava.
Avere l’attenzione di quel mondo finanziario politico che prima promette e poi, pachidermicamente, afflitto forse da troppa burocrazia e sicuramente distante dai problemi reali di un quotidiano che fa i conti con la crisi, è lento ad erogare finanziamenti e prestiti; insomma quel denaro che serve per far ripartire un’azienda, per pagare le commesse, e dare fiducia alle maestranze.
Avere l’attenzione di un Regione, nel binomio politico-finanziario, che spesso come lo struzzo affonda la testa nella sabbia per non guardare il problema, credendo che il “ventisette†è solo un numero sul calendario, alla ruota della fortuna o sul proprio cellulare, è non il giro di volta per tanti operai, che l’aspettano per tirare a campare.
Avere la solidarietà, ma questa può essere la sua grande certezza, dei suoi dipendenti, di chi lo conosce e ne rispetta le qualitàumane e da imprenditore.
Di certo Pippo Pizzino, mettendosi ancora una volta in gioco, pesantemente, anche a rischio della sua salute, ha mostrato il cuore di una Sicilia che non vuole arrendersi, che ha la dignitàdi chiedere rispetto e certezze delle regole, che lotta per difendere il lavoro e la qualitàdella vita, non solo di quella dell’ imprenditore ma, anche e soprattutto, di quel “popolo†di maestranze che da quarant’anni si ritrova vicino e che considera la “sua famigliaâ€Â.
Il comunicato dei sindaci evidenzia come le amministrazioni comunali sono vicine a quest’uomo che lotta e che vuole affermare il diritto al lavoro dei più, che la protesta della Castello, attraverso il suo manager, deve essere letta in maniera globale, in quanto riguarda un comparto, quello del tessile e delle confezioni, che in Sicilia e sui Nebrodi ha avuto ed ha numeri rilevanti. Nel comunicato, sotto riportato integralmente, è evidente la volontàdelle amministrazioni comunali, come giàfatto in passato, di rimanere vicine agli operai ed all’imprenditore, pur nei limiti della loro gestione amministrativa, in questa battaglia sociale-occupazionale, attivando ogni mezzo a loro disposizione per non far perdere neanche un posto di lavoro.
Intanto a Pippo Pizzino, ed alla figlie Dora e Michela, che l’hanno accompagnato a Milano arriva la piena solidarietàdei brolesi e dei tanti nebroidei residenti in quella città.
Un affettuoso abbraccio, anche portato dai tanti giovani universitari di quest’area geografica siciliana che lì studiano, e che certamente in momenti come questi evita che la “solitudine†e “l’isolamento†crei smarrimento e inquietudine in chi lotta e chiede attenzione.
Ed ecco il comunicato dei dipendenti del gruppo Castello, che riuniti da stamani in un’assemblea permanente non escludono di adottare clamorose forme di protesta e che intanto hanno incontrato anche alcuni sindaci che sono andati a trovarli in mattinata presso lo stabilimento.
I dipendenti di ‘PIAZZA CASTELLO SpA’, ‘RADIO CALL SERVICE srl’, ‘SICILY srl, ‘ISLAND srl’ ribadiscono la necessitàdi un immediato quanto dovuto intervento da parte dell’Unicredit e di tutte le Istituzioni interessate affinché si possa sbloccare la situazione di crisi che attanaglia le Aziende del gruppo da ormai troppo tempo.
I dipendenti, più di trecento, da oltre 40 anni lavorano quotidianamente a fianco di un imprenditore, Giuseppe Pizzino, che ha sempre dimostrato di voler investire sul suo territorio e sulle sue maestranze, per il 90% donne, ed ha voluto garantire l’occupazione locale malgrado la crisi che gli avrebbe potuto far scegliere la via più breve e più battuta: rivolgersi al mercato estero e chiudere la produzione in Sicilia.
La situazione, a causa di una politica regionale indifferente e di un sistema bancario assente, ha portato, malgrado gli innumerevoli incontri e le richieste pacifiche ad un punto in cui già100 dipendenti sono in cassa integrazione dal mese di maggio e nessun futuro potràessere garantito.
I dipendenti porgono tutto il loro sostegno a Pippo Pizzino, impegnato da giovedì 24 settembre in uno sciopero della fame davanti alla sede dell’Unicredit di Milano al fine di ottenere un incontro con i vertici della stessa e si riservano di iniziare nelle prossime ore una forte protesta atta a garantire il proprio futuro e quello dei propri figli.
Brolo, 26/09/2009              ÂÂ
I Dipendenti
Il comunicato congiunto dei sindaci
I Sindaci:
Salvo Messina – Brolo
Giancarlo Campisi – Piraino
Ignazio Spanò – Gioiosa Marea
Basilio Ridolfo – Ficarra
Gaetano Scarso – Sinagra
Basilio Caruso – Sant’Angelo di Brolo
Brolo, 26/09/2009
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