A rischio c’è la stabilità di molte famiglie messinesi e la qualità della vita dell’intera comunità cittadina”. Per gli esponenti del Partito Democratico attualmente la priorità rimane l’individuazione di quelle risorse che potrebbero assicurare alla città e ai suoi lavoratori servizi e stipendi.
Non ha lesinato critiche all’ex sindaco Buzzanca nemmeno il capogruppo del Pd in Consiglio Felice Calabrò che vede nella vendita degli immobili di proprietà del comune una soluzione per alleviare i dolori delle casse comunali “ Buzzanca ci ha portato nel baratro – ha tuonato Calabrò –nelle casse comunali sono rimaste solo settantasei mila euro mentre ne servirebbero 25 milioni per i dipendenti comunali, poco più di 14 milioni per coprire i costi del servizio dei rifiuti, 10 milioni per tenere in vita l’Atm almeno fino a dicembre e altri 8 milioni per pagare i servizi sociali da luglio a dicembre.
Le proposte per salvare il Comune arrivano da più fronti, ciò che è certo è la mancata erogazione degli stipendi per molte categorie di lavoratori pubblici che sperano solo di non diventare lo slogan elettorale da cavalcare in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera.
Antonio Macauda
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