Cronaca

NESSUNO TOCCHI CAINO – In Sicilia, il tour ispettivo nelle carceri per denunciare sovraffollamento e condizioni disumane

in Sicilia, il tour ispettivo nelle carceri per denunciare sovraffollamento e condizioni disumane

Insieme all’organizzazione non governativa “Nessuno tocchi Caino”, impegnata nella difesa dei diritti umani dei detenuti, per monitorare le gravi condizioni di sovraffollamento e degrado in cui versano le carceri italiane a Barcellona Pozzo di Gotto, insieme ai rappresentanti delle Camere penali di Messina e di Patti, c’era il presidente della Camera penale Domenico Magistro e i magistrati del Tribunale di Patti Mario Samperi, Eugenio Aliquò e Andrea La Spada.

Dopo aver toccato diverse città, la delegazione ha visitato nei giorni scorsi la casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto, alla presenza dei vertici dell’associazione – Rita Bernardini, Sergio D’Elia ed Elisabetta Zamparutti – affiancati da magistrati del Tribunale di Patti, rappresentanti delle Camere penali di Patti e Messina, e il presidente della Camera Penale Domenico Magistro.

Il viaggio proseguirà in Sicilia occidentale con le ispezioni previste nelle strutture penitenziarie di Trapani e Favignana.

E’ l’occasione per fare il punto sullo stato dei penitenziari e per rilanciare la proposta di legge per la liberazione anticipata speciale, presentata alla Camera da Roberto Giachetti e sostenuta anche da Ignazio La Russa, presidente del Senato, e dal vicepresidente del CSM Fabio Pinelli.

Il tour proseguirà il 4 agosto con una tappa significativa alla casa circondariale di Arghillà, a Reggio Calabria.

Un quadro allarmante: sovraffollamento, suicidi e carenze di personale

L’obiettivo delle visite – spiega l’associazione – è doppio: da un lato verificare in loco le condizioni detentive, e dall’altro promuovere azioni concrete per affrontare un’emergenza che si aggrava di mese in mese. I numeri sono drammatici: al 30 maggio 2025, le carceri italiane ospitano 62.722 detenuti a fronte di una capienza effettiva di 46.706 posti, con un tasso di sovraffollamento pari al 134,29%. A ciò si aggiunge una carenza di almeno 6.000 agenti penitenziari, con un carico insostenibile sulle spalle di chi lavora negli istituti di pena.

Allarmanti anche i dati sui suicidi: sono 46 i detenuti che si sono tolti la vita dall’inizio dell’anno, a cui si sommano tre suicidi tra gli agenti di polizia penitenziaria. “La detenzione – sottolineano i promotori – non può essere una condanna alla disperazione. Serve una riforma urgente, umana, costituzionale”.

Con il loro tour, “Nessuno tocchi Caino” intende riportare al centro del dibattito nazionale la dignità della persona anche dietro le sbarre, offrendo un’occasione di confronto tra società civile, istituzioni, magistratura e avvocatura. Un grido d’allarme, ma anche un invito alla responsabilità.

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Redazione Scomunicando.it

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