Nino & Enzo – A Brolo arrivano le repliche al dire di Davide Donzelli sul caso del “Crocifisso”

Si allarga il dibattito, ancora contributi. Il “Grazie” di don Enzo e  il commento di Nino Ricciardello. Sarebbe bello veder un dibattito, libero, aperto, costruttivo sul tema alla multimediale…. Ci proviamo?

Scrive Nino Ricciardello.

Caro Davide Donzelli trovo, come sempre, il tuo punto di vista franco, importante ed istruttivo, anche nelle parti che non condivido. Ma il confronto è bello anche per questo. Di recente ho avuto modo di interfacciarmi brevemente con Padre Enzo e la mia prima impressione, a pelle, coincide con quelle che ti sono state consegnate.

Andando al nocciolo della questione da te sollevata, pur dovendo necessariamente rimandare ad una sede più agevole un confronto più ampio, mi sento di fare qualche scarna considerazione.
Come sai, da tempo ho avuto modo di ripetere, anche alla tua presenza, che a questo punto della mia vita mi riscopro sempre più Cristiano e, pur restandolo, sempre meno cattolico romano.
L’unico elemento comune a tutti i “partiti” sorti nel corso degli ultimi venti secoli e che, a mio parere, sovente vengono comunemente appellate Religioni è LUI, l’ebreo Nazareno, il CRISTO. Il più grande innovatore della storia.

Un uomo che non aveva alcuna intenzione di inventare una Religione mentre quasi tutte quelle fondate in suo nome all’atto pratico hanno finito molte volte per fare “carne di porco” dei suoi insegnamenti.

E tuttavia, anche se realisticamente per ragioni e motivazioni non perfettamente coincidenti con quelle che animano Padre Enzo, io ritengo che il Crocifisso dalle scuole e da tutti i posti in cui esista un solo “Cristiano” che lo desidera, NON SI DEVE TOCCARE.

Vedi, carissimo Davide, personalmente nutro il timore che principi sacri quali quelli della laicità o dell’aconfessionalità dello Stato, siano finiti per alimentare ondate modaiole ed esibizionistiche con inevitabili gare a chi la spara più grossa come nel caso del rozzo preside di Rozzano, che personalmente licenzierei in tronco.

La vera battaglia per l’affermazione della laicità non è, a mio parere, quella che vede l’eliminazione della tradizione Cristiana in Italia ed in Europa, per mezzo della cancellazione dei suoi simboli e delle sue tradizioni, bensì quella che veda come obiettivo finale la tolleranza e la pacifica convivenza religiosa UNIVERSALE. Ma non soltanto in Italia ed in Europa.

E padre Enzo Caputo aggiunge rispondendo a quanto scritto stamani da Davide Donzelli

 

Redazione Scomunicando.it

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