i dottori in infermieristica e i signori operatori socio sanitari assegnati all’hospice di Siracusa, da più di un anno, sono stati indotti dal responsabile della struttura di tale unità operativa, con la scusa che bisogna prendersi cura degli ammalati terminali e delle loro relative famiglie nella loro globalità, ad occuparsi della composizione della salma (vestire la salma e fargli magari anche la rasatura) e ad occuparsi della gestione della camera mortuaria sita all’ospedale Rizza (apertura e chiusura, regolazione della temperatura), sostenendo che tali mansioni devono essere eseguite da un buon lavoratore sanitario dell’hospice e quindi le pretende.
Ma perché queste prestazioni non sono richieste anche alla fisioterapista, alla coordinatrice f.f., allo psicologo e ai dirigenti medici?
Adesso, siamo arrivati alla beffa, oltre al danno, i responsabili delle agenzie funebri addirittura pretendono tali mansioni per ridurre le spese di loro competenza.
Tali mansioni sono diventate una pretesa insopportabile. Il personale non può occuparsi di tutti i bisogni degli ammalati.
Ad esempio perché, come è successo a delle infermiere olandesi, non chiedere ai sanitari anche di soddisfare i bisogni sessuali degli ammalati con delle prestazioni licenziose?
Mi chiedo che cosa succederà nelle pubbliche amministrazioni con l’applicazione dei decreti ispirati dal ministro Brunetta che attribuisce la assegnazione di parte della retribuzione del personale alla valutazione dei propri dirigenti, quando non di rado lo scopo ultimo di questi dirigenti è mantenere e aumentare i propri guadagni e spesso lo fanno richiedendo anche delle prestazioni improprie ai propri sottoposti?
Egregio Direttore il personale sanitario deve assistere i vivi o i morti?
I defunti ex malati terminali sono diversi dagli altri defunti in ospedale?
Le ricordo che non è compito del personale sanitario eseguire queste mansioni, non sono prestazioni sanitarie.
Si leggano cortesemente il codice deontologico , il profilo professionale e la formazione universitaria che ricevono gli infermieri e l’accordo stato regioni del 2001 per quanto riguarda gli operatori sanitari.
La vestizione della salma deve essere eseguita dalle ditte di pompe funebri nella camera ardente.
L’obitorio deve avere personale addetto.
Il compito del personale sanitario è quello di assistere il malato e prestargli tutte le cure possibili fino all’ultimo respiro.
Una volta poi accertato il decesso del paziente, i sanitari provvederanno a rimuovere cateteri, flebo e quant’altro ed eventualmente posizionare un pannolone, per poi consegnare il defunto agli addetti delle pompe funebri che si occuperanno del resto.
I professionisti sanitari devono prestare assistenza alle persone vive e non a quelle decedute.
Non si curano i morti!
No ai sanitari becchini!
Distinti saluti.
Dr. Corrado Barrotta Segretario Provinciale RdB/USB P.I. Settore Sanità
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