Categories: Attualita

NON SPARATE SUI PRECARI … Si estinguono naturalmente

di Iryna Chumakova

Sono una donna Bielorussa in attesa della mia tanto agognata cittadinanza Italiana e mi sono ritrovata venerdì 4 giugno ad accompagnare mio marito, un cosiddetto “precario storico”, ad una manifestazione a Palermo, sotto il bellissimo palazzo d’Orleans, per la difesa del “diritto al lavoro”, (che è cosi scritto nella costituzione Italiana all’articolo uno), per i  lavoratori contrattisti della pubblica amministrazione Siciliana.
In mezzo ad una marea di bandiere con acronimi vari ed indecifrabili, di cappellini con vari colori, di striscioni arrangiati per l’occasione ( alcuni con rime che inneggiavano al lavoro, altri con scritte “arrabbiate” contro un governo che sembra totalmente indifferente) e migliaia di sguardi di gente ormai non più giovane, anzi ex giovane, come era scritto dietro alcune magliette indossate per l’occasione, ed un venditore ambulante Palermitano che per affari vendeva fischietti, si viveva un momento di totale disperazione. Ripensavo cosi alla mia scelta di ottenere una cittadinanza in uno stato che non riusciva a garantire ai “suoi” una vita dignitosa.
Ma cos’è un lavoratore precario? sono cosi ribattezzati in questi ultimi tempi, tutti quei lavoratori che si sono ritrovati in una specie di limbo prolungato (oltre 20 anni)  creando uno status continuo di non stabilità lavorativa. Una roba da creare disturbi psichici gravi anche fra i più forti, da farti cadere nella depressione più totale per l’incertezza del tuo futuro e una paga da fame, da farti venire i capelli bianchi per l’attesa di un qualcosa che politicamente non è mai stato preventivato da nessun governo che si è alternato in questi 20 anni. Eppure l’onorevole Leanza tempo fa dichiarava: Per quanto riguarda la legge per la stabilizzazione dei precari degli enti locali (lsu, ex art 23) potrebbe essere votata subito dopo la finanziaria”. Ma cosi non è stato, anzi tutta la schiera dei politici di peso Italiani (che stranamente hanno quasi tutti un altezza che non supera il metro e mezzo) ha pensato bene di chiudere questa storia senza dare una deroga al patto di stabilità, gettando improvvisamente in strada 25.000 lavoratori. Forse i governatori stanno aspettando una naturale estinzione di questa brutta “razza”, non rendendosi conto che essi reggono l’intero peso delle pubbliche amministrazioni dell’isola.

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