L’ASSESSORE BROLESE REPLICA ALL’OPPOSIZIONE. DAI COSTI ALLE ACCUSE SULL’AFFAIRE DELL’ACQUA E DEI POZZI.
Il pozzo Scinà che diventa oggetto di interrogazione da parte dell’opposizione , sui costi per l’acquisto anche delle pompe, ma anche su tutta la gestione della vicenda relativa al rifornimento idrico comunale, ancora una volta arriva la replica da parte dell’assessore comunale Nuccio Ricciardello.
“Ai consiglieri di minoranza Bonina, Miracola e Ricciardello risponderemo tranquillamente modo dettagliato all’interrogazione che loro hanno presentato rispondere in maniera dettagliata in maniera scritta, ma nello stesso tempo, daremo tutte le delucidazioni ed i chiarimenti che loro vorranno e quando porteremo in consiglio comunale le due somme urgenze”.
Ricciardello aggiunge: “All’altro consigliere di opposizione, Gaetano Scaffidi Lallaro, rispondo che bello confondere i cittadini di Brolo, perché l’acquisto della pompa della prima pompa del pozzo di Scinà risale al 21 luglio, quindi non ha nulla a che vedere con la costruzione del nuovo pozzo, mentre l’acquisto di un’altra ulteriore pompa di riserva – che è in giacenza presso i locali\deposito del Comune di Brolo – è stata acquistata per non verificarsi più l’evento imprevisto che rompendosi una pompa non c’era pronta una seconda di sostituzione. Quindi l’acquisto delle due pompe non hanno nulla a che vedere con la costruzione del nuovo pozzo”.
Facendo l’assessore brolese, nel suo dire, il distinguo tra manutenzione, gestione e pianificazione.
Per Ricciardello quindi considerato che il pozzo di Scinà, da tempo, aveva dato segni di cedimenti l’amministrazione ha agito – e lo continuo a ribadire – con grande senso di responsabilità, e politicamente aggiunge “un senso di responsabilità che non ravvisiamo nell’amministrazione che ci ha preceduti e che non ha dimostrato il consigliere di opposizione Gaetano Scaffidi che ne era il vicesindaco”.
E conclude “risponderemo anche a lui in merito a tutto il fango che ha buttato in questi mesi contro l’amministrazione comunale e contro il sottoscritto. Il consiglio comunale resta il luogo deputato a presentare le interrogazioni ed a rispondere a tutti i quesiti e della minoranza. E ribadisco che il buttare fango e calunnie è la morte della democrazia!”